Poche birre di Natale, quest'anno: ho deciso di stapparne (e parlarne) giusto un paio. La prima di queste due è un classico nonché un graditissimo ritorno: della Avec les Bons Voeux della Brasserie Dupont ve ne avevo già parlato nel 2013. Non è notoriamente una birra da invecchiamento ma ho provato a sfidare la sorte dimenticando qualche bottiglia in cantina affidandola al tempo.
Questa Belgian Strong Ale nacque nel 1970 quando Marc Rosier, figlio del fondatore Louis Dupont, decise di produrre una birra speciale da regalare ai migliori clienti in occasione delle festività natalizie; un semplice augurio che è poi diventato il nome: "con gli auguri della Brasserie Dupont". Per soddisfare la domanda dei clienti stessi, desiderosi di berla ben più di una volta l'anno, nel 1996 la Dupont decise di iniziare a commercializzarla con regolarità.
Dal 2002 alla guida del birrificio c'è Olivier Dedeycker, nipote di quella Sylvia Rosier che nel 1945 ricevette dallo zio Louis Dupont il timone della Brasserie. Anche la Bons Voeux dopo essere stata imbottigliata viene messa a maturare per sei-otto settimane coricata di lato. Un dettaglio che alla Dupont hanno studiato a lungo: "sembra una piccolezza - dice Dedecker - ma se non lo facciamo otteniamo una birra completamente diversa. L'impatto sul gusto è davvero notevole".
La birra.
I sei anni passati in cantina hanno visto evaporare una piccolissima parte dei 75 centilitri dal tappo di sughero. Poco male, perché il suo aspetto è ancora quello di una giovincella.
Schiuma generosa, cremosa e compatta, ottima persistenza, livrea che luminosamente oscilla tra il dorato e l'arancio. Al naso spiccano la frutta candita e la marmellata d'arancia, non ci sono spezie ma c'è un'inattesa freschezza floreale. Emergono piacevoli accenni di pasticceria, una leggera ossidazione le ha donato raffinati ricordi di vino moscato: l'immagine di un panettone al moscato si compone quasi per magia. Le bollicine sono meno esuberanti che un tempo e la Bons Voeux è vivacemente morbida, se mi passate il controsenso: scende con la classica pericolosità (9.5% l'alcool) della scuola belga. Biscotto e miele, canditi e pasticceria formano un gusto dolce e intenso, meno vinoso dell'aroma ma ugualmente soddisfacente. Una perfetta attenuazione e una leggera acidità bilanciano il dolce, il percorso si chiude con un amaro leggermente terroso, un delicato tepore etilico ed un ritorno, festoso più che mai, di frutta candita. E' davvero troppo facile perdersi in questo bicchiere di Dupont e trovarsi al tappeto: semplicità, pulizia e precisione nell'esecuzione si portano dietro anche qualche emozione. Bottiglia che dà l'impressione di poter restare ancora qualche anno in cantina, rapporto qualità prezzo quasi senza eguali. Con gli auguri della Brasserie Dupont, ovviamente.
Formato 75 cl., alc. 9.5%, lotto 12105C, scad. 05/2017, prezzo indicativo 6.50-10.00 euro (beershop).
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