Hofbräu München, probabilmente il birrificio più amato dagli italiani (e non) che si recano in vacanza a Monaco di Baviera. Ma l'origine del birrificio è tutt'altro che turistica; come la corona che compare nel logo può far intuire, la HB ha uno stretto legame con la famiglia reale. Nel 1589 fu infatti il duca Wilhelm V a fondarla per soddisfare i fabbisogni della corte reale, stanca di spendere soldi far arrivare la birra dai mastri birrai di Hannover. Nel 1610 avviene la prima vendita al di fuori della cerchia reale, iniziando nel corso dei secoli una curiosa trasformazione da "birra dei reali" a "birra del popolo". Alla metà del diciannovesimo secolo, infatti, quando l'inflazione stava pericolosamente trasformando la bevanda nazionale tedesca in una specie di lusso che sempre meno persone potevano permettersi, un decreto reale stabilì che i prezzi dei prodotti della Hofbräu sarebbero rimasti invariati, rendendo il popolo bavarese molto più contento dei cugini prussiani a nord. Nel 1939 la HB viene statalizzata e la produzione spostata nei sobborghi della capitale bavarese, a Riem. A Monaco è invece rimasto il luogo simbolico per eccellenza, ovvero l'edificio situato in Am Platzl 9, a cinque minuti di distanza da Marienplatz.
Risorta alla fine degli anni ’50 dalle macerie della seconda guerra mondiale, la HB di Am Platzl è una birreria che oggi viene visitata ogni anno da oltre un milione di turisti provenienti da tutto il mondo: oltre a qualche Stammtisch (i tavoli riservati ai locali frequentatori abituali), la bierhall ha duemila posti a sedere ai quali vanno aggiunti i quasi settecento del Biergarten estivo. Enorme, impersonale e, soprattutto nei weekend, perennemente affollato e rumorosissimo: a volte quasi non si riesce a sentire l’orchestrina intonare il coro "Oans, Zwoa, G'suffa”.
La Hofbräuhaus produce oggi quasi quattro milioni di litri di birra all’anno ed ha inaugurato succursali (franchsing) in tutto il mondo: la prima al di fuori della Germania fu quella di Genova, ancora oggi operativa, seguita da Australia (1968), Stati Uniti, Cina, Russia e Brasile (2015). L’ultimo arrivato in ordine di tempo dovrebbe essere la gasthouse aperta all’interno del Marriott Hotel a Dubai. E Hofbräuhaus è ovviamente uno dei sei birrifici di Monaco che hanno diritto di partecipare all’Oktoberfest, in una delle 14 grandi Festhalle: i suoi compagni d’avventura sono l’indipendente Augustiner, Löwenbräu e Spaten-Franziskaner (entrambe di proprietà AB-InBev ), Hacker-Pschorr e Paulaner (possedute da Brau Holding International, joint venture che unisce Schörghuber e Heineken). Se proprio decidete di andare all’Oktoberfest, scegliete bene a chi dare i vostri soldi.
Sommerzwickl, “il gusto dell’estate”: così la Hofbräuhaus descrive la sua birra estiva che troverete a Monaco da maggio a luglio. Malto chiaro, Monaco, luppoli Herkules, Perle, Magnum e Select: è “naturtrüb” e quindi non filtrata (o microfiltrata?) ma non aspettatevi di trovare nel bicchiere una rustica Zwickl o Kellerbier. Potete comunque apprezzare il suo bel color oro e la sua candida schiuma compatta dalla lunghissima persistenza. Aroma e gusto parlano la stessa lingua: pane, cereali, miele, camomilla, qualche leggera nota erbacea. Al palato è leggermente più ingombrante di una classica Helles bavarese ma stiamo sempre parlando di una birra da bere come fosse acqua. Discretamente secca, rinfresca e disseta e chiude con un amaro delicatissimo, appena percepibile, che svolge esclusivamente funzione di equilibrio. Emozioni? In lei non le cercavo ed infatti non le ho trovate: mi sembra tuttavia molto meglio come intensità di molti altri anonimi prodotti HB, Hofbräu Original in primis. Per poco più di due euro al litro direi che non ci si può lamentare.
Formato 50 cl., alc. 5,1%, IBU 24, scad. 15/05/2020, prezzo indicativo 1,29 euro (supermercato) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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