Ha forse perso un po’ di smalto e di attrattiva tra i beergeeks, ma è un fatto inevitabile a 27 anni distanza dal giorno in cui venne offerta al pubblico la prima pinta di Pizza Port. Era il 1992 quando Gina e Vince Marsaglia, anni di homebrewing alle spalle, aggiunsero al loro piccolo ristorante di Solana Beach (San Diego County) un piccolo impianto produttivo. La loro storia ve l’avevo raccontata qui. In tutti questi anni sono state inaugurate le succursali di Carlsbad, San Clemente, Ocean Beach e Bressi Ranch, mentre a San Marcos sono nate le due “costole” Port Brewing e Lost Abbey supervisionate da Tomme Arthur, il primo birraio a lavorare sull’impiantino di Solana Beach. Nel 2014 sono arrivate le prime lattine di Pizza Port, sino a quel tempo distribuita solo in fusto. Nel 2015 è stato poi lanciato il marchio The Hop Concept, dedicato al luppolo (Hop Freshener Series): una IPA ogni trimestre, da bere prima dell’arrivo della successiva.
Oggi Pizza Port rimane ancora uno dei luoghi migliori (al mondo!) dove bere quelle birre che hanno reso San Diego e la California famosa: parliamo delle West Coast IPA, ovviamente, la cui fama è stata oggi un po’ offuscata dalle sorelle prodotte in New England, sulla costa orientale. La line-up attuale di Pizza Port comprende cinque birre disponibili in lattina tutto l’anno (California Honey Blond Ale, Chronic Amber Ale, Ponto Session IPA, Swami’s IPA e Kook Double IPA) affiancate da altrettante produzioni stagionali: Jetty IPA (agosto-ottobre), Gentle Reminder IPA (giugno-luglio), Palapa IPA (aprile-giugno), Chirpin’ Bird IPA (febbraio-aprile) e Bacon and Eggs (gennaio-marzo). Ricordo poi che ogni succursale brewpub produce in fusto diverse birre in modo abbastanza autonomo: una buona scusa per visitarne più di una.
Immaginate una colazione tardiva (o un brunch) ad Ocean Beach, San Diego: davanti a voi la spiaggia, le onde dell’oceano, ciabatte, tavole da surf. E’ questa l’immagine che vi trasmette una lattina di Bacon and Eggs, imperial porter al caffè disponibile nei mesi più “freddi” dell’anno: virgolette d’obbligo, visto il luogo in cui ci troviamo. La birra è stata realizzata in collaborazione con la torrefazione Bird Rock della vicina La Jolla, utilizzando un blend di varietà Etiopia e Sumatra; il birrificio la consiglia ovviamente in abbinamento con uova e pancetta per completare la classica colazione americana.
Nel bicchiere si presenta di color ebano e forma una discreta testa di schiuma abbastanza compatta ma non molto persistente. Caffè, tostature, pane tostato, qualche accenno di cioccolato fondente e cereali: sento davvero i profumi della colazione, e non è una cosa che capita così spesso quando si parla di breakfast stout. Nonostante siano passati otto mesi dalla messa in lattina l’aroma ha ancora una buona intensità, c’è pulizia ed eleganza soprattutto per quel che riguarda l’elemento principale, il caffè. Il mouthfeel non regala invece particolari soddisfazioni; è una imperial porter poco ingombrante che scorre con ottima facilità grazie anche ad un contenuto alcolico (8%) molto ben nascosto che sembra dimostrare almeno due punti in meno del dichiarato. Caffè e tostature sono protagonisti anche al palato, dove in secondo piano trovano posto anche caramello, liquirizia e cioccolato: pulizia, equilibrio e precisione non mancano e la bevuta, benché non molto complessa, regala grande piacere e soddisfazione. Nel finale non c’è nessuna accelerazione, i luppoli non vengono a supportare il torrefatto per aumentare il livello d’amaro. E’ invece l’acidità del caffè a far sfumare la birra in una coda morbida di media lunghezza, quasi delicata. Pochi fronzoli, tanta sostanza; bastano queste poche parole per riassumere Bacon & Eggs, imperial coffee porter di Pizza Port, ottima interpretazione di stile.
Formato 47,3 cl., alc. 8%, IBU 40 (?), lotto 28/01/2019.NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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