giovedì 10 settembre 2020

Founders KBS Espresso

La KBS  - Kentucky Breakfast Stout  del birrificio Founders è una birra che ogni appassionato dovrebbe conoscere e che ha fatto un pezzo di storia della Craft Beer Revolution americana: ve l’avevo già raccontata qui. Nata nel 2002, è partita un po’ in sordina complice un mercato ancora poco ricettivo per queste birre “estreme” ma è riuscita poi a diventare un oggetto di culto. E’ stata una  delle prime birre per le quali le gente si accampava fuori dal birrificio per riuscire ad accaparrarsi qualche bottiglia. Founders ne ha aumentato anno dopo anno la produzione a  scapito della qualità, dicono quelli che l’avevano assaggiata quando era accessibile solo a pochi. Il birrificio di Grand Rapids ha poi ceduto nel 2014 il 30%  agli spagnoli della Mahou e nella propria “cantina”,  una ex-cava di gesso profonda 25 metri, si sono accumulati sempre più barili usati di bourbon. 
L’hype non va mai d ‘accordo con la quantità e di conseguenza quello per la KBS è andato pian piano scemando. L’interesse degli appassionati si è spostato verso altre Barrel Aged Imperial Stout e per riuscire a venderle tutte le bottiglie prodotte Founders ha iniziato a guardare anche oltre i confini della propria nazione. Nel 2015 la KBS arrivava per la prima volta in Europa e In Italia: da allora anche per noi è relativamente facile acquistarne ogni anno qualche bottiglia. Non sarà più la birra che era dieci anni fa, ma la KBS rappresenta tutt’ora una delle Barrel Aged Imperial Stout dal miglior rapporto qualità prezzo.
In un mercato costantemente alla ricerca di novità è invece abbastanza curioso che Founders non abbia mai sfruttato il marchio e il successo della KBS realizzandone molteplici varianti.  D’accordo, si tratta di una imperial stout già “ricca e golosa” in quanto prodotta con fave di cacao e caffè, ma ci sarebbe voluto davvero poco andando aggiungendo di volta in volta vaniglia, cocco, peperoncino o qualche altra spezia, prendendo come fanno la maggior parte dei birrifici americani. Di fatto esiste solamente la CBS - Canadian Breakfast Stoutriesumata nel 2018 dopo sette anni di assenza, che però ha un nome leggermente diverso.
Nel 2019 gli spagnoli di Mahou San Miguel hanno deciso di far valere l’opzione che consentiva loro, dopo cinque anni, di rilevare la maggioranza di Founders: la loro percentuale è salita al 90% lasciando a Mike Stevens e Dave Engbers, fondatori di Founders, solamente il 5% a testa.  E nello stesso anno il birrificio del Michigan ha rivoluzionato la propria Barrel Aged Series: la KBS viene resa disponibile tutto l’anno e non solamente a marzo, la CBS non viene più prodotta. 
Nel settembre dello scorso anno Founders annunciava l’arrivo della prima vera variante della KBS, chiamata Espresso e disponibile a partire da febbraio 2020. La sua messa in commercio è stata poi anticipata di qualche mese: vernissage al birrificio il 15 novembre e distribuzione in tutti gli Stati Uniti a partire da dicembre.  Racconta il birraio Jeremy Kosmicki: “ci siamo divertiti nell’invecchiare la KBS in diverse botti con grande successo, come quelle che avevano contenuto sciroppo d’acero; in altri casi, come con la salsa piccante, le cose non sono andate ugualmente bene.  Per la nostra prima variante ufficiale abbiamo deciso di potenziare un elemento che costituisce già il cuore di questa birra, il caffè. E non un caffè qualsiasi, ma quello torrefatto di nostri vicini di casa della Ferris Coffee & Nut di Grand Rapids. La KBS viene già prodotta con del caffè, ma questa variante dopo aver terminato l’invecchiamento nelle botti di bourbon viene fatta maturare con aggiunta di ulteriori chicchi di caffè espresso”.
Evidentemente alla Mahou San Miguel hanno deciso di rilanciare il marchio KBS seguendo, con colpevole ritardo, quello che stanno facendo tutti i birrifici americani.  Lo scorso giugno Founders ha infatti annunciato l’arrivo di una seconda variante di KBS, prevista per novembre e chiamata Maple Mackinac Fudge: sarà prodotta con sciroppo d’acero e fudge al caffè dell’isola di Mackinac, un vero e proprio paradiso nel Michigan per gli amanti del fudge, dei cavalli e delle biciclette.

La birra.

La KBS Espresso è arrivata anche in Europa con un lotto realizzato in un secondo momento ed imbottigliato lo scorso aprile. Vestita di nero, porta un sontuoso cappello di schiuma cremosa e compatta dall’ottima persistenza. Nessuna sorpresa al naso, dove domina effettivamente il caffè espresso, in forma liquida: l’accompagnano profumi di cioccolato fondente e vaniglia, orzo tostato, bourbon, legno e frutta sotto spirito. L’aroma è pulito e ancora molto intenso. Tutto procede per il meglio anche al palato: corpo quasi pieno ammorbidito da una sensazione tattile cremosa, quasi setosa: sorseggiarla non è affatto difficile. Il gusto non ripropone la precisione dell’aroma e non raggiunge profondità abissali, ma è comunque un gran bel bere. Caffè e bourbon sono protagonisti di una bevuta che parte dolce, arricchita da vaniglia, fudge e frutta sotto spirito per poi essere bilanciata dall’acidità proveniente dal caffè, abbastanza pronunciata: ed è forse questa la caratteristica che la differenzia maggiormente dalla KBS standard. C’è il cioccolato mentre  tostature e torrefatto sono meno evidenti del previsto ed il finale procede nella sua lunga scia avvolgente ed etilica di bourbon e caffè.   
Nel bicchiere non ci sono grandi emozioni ma a una imperial stout barricata dall’ottimo rapporto qualità prezzo: su questo niente da eccepire. Espresso è variante della KBS che amplifica ovviamente l’elemento caffè:  piccolo avvertimento per chi non ne ama l’acidità, che in questa birra si fa sentire abbastanza: orientatevi sulla KBS normale. 
Formato 35,5 cl., alc. 12%, IBU 70, lotto 23/04/2020, prezzo indicativo 8--10 euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questo esemplare e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio

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