mercoledì 21 ottobre 2015

Birra Perugia Sidro Artigianale

Oggi facciamo una leggera deviazione al di fuori della birra per entrare nel mondo del sidro, prodotto dalla fermentazione di mele, diffusissimo in alcune regioni settentrionali dell’Europa come Normandia e Bretagna, Regno Unito, Irlanda, Portogallo, Asturie e Paesi Baschi. In Italia lo potete trovare alla spina in diversi pub ma la sua produzione, un tempo molto diffusa al nord, è oggi molto limitata ed è stata soppiantata da quella del vino. 
Onestamente ignoro quanti “reali” produttori di sidro siano attivi in Italia e non ho trovato nessun utile censimento o statistica in internet. Il sito Microbirrifici.org, che ovviamente limita la sua conta ai birrifici, ne annovera tre che sono anche produttori di sidro. C’è Melchiori in Val di Non,  c’è Baladin e il suo sidro prodotto (in Francia, se non erro) assieme alla sidreria Maeyaert, e c’è Birra Perugia in Umbria.  Proprio questo birrificio mi ha gentilmente invitato ad assaggiarlo: ammetto di non essere un gran bevitore di sidro ma qualche anno fa, nel corso di una vacanza tra Bretagna e Normandia, ho avuto occasione di assaggiarne diversi e si è trattata di un’ottima alternativa alle mediocri birre che si trovano in quelle zone. 
Il Sidro Artigianale di Birra Perugia viene prodotto utilizzando mele biologiche provenienti da un’azienda agricola di Montepulciano e viene fermentato con lievito saison ed aggiunta di miele di Torgiano. La sua presentazione ufficiale avviene il 16 maggio 2014 presso l’Umami di S. Maria degli Angeli (Assisi): è attualmente disponibile sia in bottiglia che in fusto.
Nel bicchiere si presenta di colore paglierino, piuttosto pallido, co riflessi verdognoli e leggermente velato; la piccola schiuma che si forma è molto effervescente e svanisce immediatamente. Al naso c'è ovviamente la mela con un bel equilibrio tra le note più aspre di mela verde e quelle dolci di mela gialla; in sottofondo avverto un richiamo all'uva bianca (acerba) e un lieve carattere rustico che si traduce in sentori legnosi e di cantina. Nonostante la buona gradazione alcolica (8%) è un sidro che in bocca è piuttosto leggero e caratterizzato da bollicine molto sottili e fini, piacevoli e delicatamente vivaci. Il gusto ripropone l'asprezza della mela verde e il dolce di quella gialla, l'uva e, scaldandosi, qualche nota di miele. Il lievito apporta una delicata speziatura che ben interagisce con le bollicine, mentre l'alcool è incredibilmente nascosto. Nonostante l'etichetta dia istruzioni di "servire freddo, ideale come aperitivo", è ovviamente quando si riscalda che il sidro meglio apre il suo ventaglio di profumi e sapori, regalando anche qualche suggestione vinosa. Non ha tuttavia la "struttura" di certi sidri importanti che ricordo aver bevuto (non chiedetemi di ricordare i nomi) nel settentrione della Francia, privilegiando piuttosto la freschezza e la facilità di bevuta, mettendo in mostra un bel carattere dissetante e, con un'ottima chiusura secca e una gradevole asprezza/acidità, molto rinfrescante. 
Formato: 75 cl., alc. 8%, lotto 1S14, scad. 09/2016.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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