Tra i debutti del 2015 c'è anche quello di Canediguerra, birrificio dal nome abbastanza originale con richiami musicali che portano in direzione di Francesco De Gregori o, se devo seguire il mio gusto, dei Pink Floyd. Il debutto è solo di nome, perché di fatto alla guida di Canediguerra c'è un birraio che qualsiasi appassionato di vecchia data riconosce: si tratta di Alessio "Allo" Gatti, un passato da homebrewer sin dai tempi delle scuole superiori e un carriera professionale che inizia al Birrificio Bruton per poi proseguire da Birra del Borgo, Toccalmatto, Brewfist e Bad Attitude. Colui che è probabilmente il birraio più "zingaro" d'Italia (o il Bobo Vieri dei birrai, se preferite) ha finalmente aperto le porte del proprio birrificio lo scorso gennaio ad Alessandria.
La produzione, in attesa del Belgio, parte con una Bohemian Pilsner che viene seguita da un American IPA; l'ultima arrivata guarda invece alla tradizione anglosassone ed è una Brown Porter. Molto minimalista l'impostazione grafica sia del sito internet, ancora piuttosto avaro di contenuti, che della grafica delle etichetta, costituita da semplici e ripetitivi pattern geometrici.
Il debutto sul blog avviene proprio con la Brown Porter, che riempie la pinta di un bel color ebano scuro, impreziosito da riflessi ambrati; la schiuma beige è impeccabilmente compatta e cremosa, con una persistenza molto buona. La semplicità, la precisione e la pulizia grafica dell'etichetta si ritrovano anche nel bicchiere, a partire dall'aroma: pochi elementi ma tutti al posto giusto, in equilibrio tra di loro, amalgamati con grande eleganza.
Caffè in grani, cioccolato al latte, orzo tostato e pane nero, mirtilli, qualche sentore di frutta secca e di liquirizia. In bocca arriva leggera e scorrevolissima, mentre la carbonazione è solo un po' più alta del dovuto: poco male, perché a fronte di una gradazione alcolica ampiamente entro la soglia della "session beer" c'è un'intensità che non ha nulla da invidiare a birre molto più alcoliche: l'amaro del caffè e delle tostature è bilanciato dalle note dolci del caramello leggermente bruciato. E' una porter che si lascia bere con la stessa facilità di un bicchiere d'acqua, scomparendo dal bicchiere in pochissimi minuti; in chiusura c'è la leggera acidità dei malti scuri e soprattutto il finale ricco di caffè liquido, tostature e qualche note di liquirizia. Birra pulitissima ed elegante, molto rispettosa della tradizione alla quale porge uno splendido tributo, non fosse per il formato da trentatré centilitri che - purtroppo - rimpiazza il classico mezzo litro anglosassone. Canediguerra debutta in maniera assolutamente positiva: birra da cercare e da comprare senza esitazioni.
Formato: 33 cl., alc. 3.8%, IBU 18, lotto 151460, scad. 26/01/2016, pagata 4.00 Euro (beershop, Italia).
La produzione, in attesa del Belgio, parte con una Bohemian Pilsner che viene seguita da un American IPA; l'ultima arrivata guarda invece alla tradizione anglosassone ed è una Brown Porter. Molto minimalista l'impostazione grafica sia del sito internet, ancora piuttosto avaro di contenuti, che della grafica delle etichetta, costituita da semplici e ripetitivi pattern geometrici.
Il debutto sul blog avviene proprio con la Brown Porter, che riempie la pinta di un bel color ebano scuro, impreziosito da riflessi ambrati; la schiuma beige è impeccabilmente compatta e cremosa, con una persistenza molto buona. La semplicità, la precisione e la pulizia grafica dell'etichetta si ritrovano anche nel bicchiere, a partire dall'aroma: pochi elementi ma tutti al posto giusto, in equilibrio tra di loro, amalgamati con grande eleganza.
Caffè in grani, cioccolato al latte, orzo tostato e pane nero, mirtilli, qualche sentore di frutta secca e di liquirizia. In bocca arriva leggera e scorrevolissima, mentre la carbonazione è solo un po' più alta del dovuto: poco male, perché a fronte di una gradazione alcolica ampiamente entro la soglia della "session beer" c'è un'intensità che non ha nulla da invidiare a birre molto più alcoliche: l'amaro del caffè e delle tostature è bilanciato dalle note dolci del caramello leggermente bruciato. E' una porter che si lascia bere con la stessa facilità di un bicchiere d'acqua, scomparendo dal bicchiere in pochissimi minuti; in chiusura c'è la leggera acidità dei malti scuri e soprattutto il finale ricco di caffè liquido, tostature e qualche note di liquirizia. Birra pulitissima ed elegante, molto rispettosa della tradizione alla quale porge uno splendido tributo, non fosse per il formato da trentatré centilitri che - purtroppo - rimpiazza il classico mezzo litro anglosassone. Canediguerra debutta in maniera assolutamente positiva: birra da cercare e da comprare senza esitazioni.
Formato: 33 cl., alc. 3.8%, IBU 18, lotto 151460, scad. 26/01/2016, pagata 4.00 Euro (beershop, Italia).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Troppo watery per i miei gusti
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