venerdì 9 ottobre 2015

Bolderiaan

In Belgio ci sono circa 150 birrifici, un numero molto piccolo se lo si confronta con quello italiano, ma non è sempre facile districarsi tra le migliaia di birre che appaiono sugli scaffali, prodotte per beerfirm,  distributori di bevande e per conto di esercenti (bar, beershop) che hanno la licenza di venere alcolici. Non sempre le etichette fanno chiarezza sulla provenienza di quello che c'è all'interno della bottiglia; prendiamo come esempio quella di questa Bolderiaan, descritta come una birra creata dal birraio Gunther Bensch della Brouwerij Montaigu per la Columbus Management, una beerfirm nota soprattutto per la gamma di birre Zonderik. Montaigu era partita inizialmente come beerfirm ma ha attualmente impianti propri; l'etichetta tuttavia non riporta che la birra è stata invece prodotta presso la Brouwerij Anders di Halen. La ricetta prevede malti Pilsner, Vienna e Monaco, luppoli Simcoe e Centennial ed una speziatura a base di vaniglia e zafferano. 
Alla Brussels Beer Challenge del 2013 ha conquistato il primo premio nella categoria  “Blonde/Golden Ales” e, a novembre dello stesso anno, la medaglia d’oro alla manifestazione “Limburgse Biervrienden” di Hasselt.
Nel bicchiere arriva velata e di color oro, con una schiuma ocra compatta e "croccante" dalla lunga persistenza.  Il naso ha una buona intensità, nella quale spiccano sopratutto il dolce del miele millefiori, dei canditi e del biscotto, della zucchero vanigliato e dello zafferano, quest'ultimo un po' troppo in evidenza; in sottofondo qualche leggero sentore di frutta tropicale. 
Il gusto prosegue questo percorso in linea retta, senza deviazioni; il corpo medio, con una vivace carbonazione che tuttavia non preclude una buona morbidezza al palato. Miele, biscotto, canditi, zafferano, pesca ed albicocca disidratata, un tocco di frutta tropicale (mango, ananas); il gusto è piuttosto dolce e zuccherino ma viene bilanciato da una lieve acidità e da un finale abbastanza secco e una chiusura amaricante vegetale con qualche incursione nel resinoso. L'alcool (8%) dà il suo contributo in modo piuttosto discreto, facendosi notare solo nel retrogusto, dove ritorna lo zafferano. La bevuta è pulita, molto intensa e molto dolce, con la frutta che assume la forma della marmellata piuttosto che della freschezza; la data di scadenza ormai prossima è indice di una birra che ha ormai una certa età e nella quale il contributo dei luppoli si è senz'altro indebolito col tempo. Una discreta strong ale che personalmente ho trovato un po' troppo caratterizzata dallo zenzero e, come molti birrai belgi ci insegnano, "quando si riesce identificare il nome delle spezie usate vuol dire che ne sono state messe troppe"
Formato: 33 cl., alc. 8%, IBU 40, scad. 14/01/2016, pagata 1.90 Euro (drink store, Belgio).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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