L’appuntamento di giugno dedicato alle produzioni casalinghe è di nuovo con Giacomo Savatteri da Caltagirone (CT) ed il suo birrificio casalingo chiamato, in onore del proprio cagnolino, Cavalier King Brewery. Nei mesi scorsi avevo già ospitato la sua stout Sweet Black Lady e più di recente l’American/Belgian Pale Ale chiamata Modesta.
Sono particolarmente curioso di assaggiare la birra di oggi per due motivi: è una Saison, stile che adoro, ed è realizzata isolando un ceppo di lievito da una bottiglia di Saison Dupont, probabilmente la birra che mi porterei su di una ipotetica isola deserta. Il tentativo di Giacomo di clonare la Dupont si avvale anche delle stesse tipologie di malto e luppolo, almeno secondo il libro Farmhouse Ales di Phil Markowski; 100% malto Pilsner, luppoli EK Goldings e Styrian Goldings. Segnalo anche la bella etichetta realizzata da Marta Sagone, una studentessa del liceo artistico di Caltagirone, che cattura l’essenza dello stile “saison”: birre destinate ai contadini e ai braccianti valloni nel corso delle lunghe, calde e faticose giornate estive di lavoro nei campi, per rifocillarli e dissetarli al posto dell’acqua, a quel tempo spesso insalubre. Due sono le bottiglie che Giacomo mi ha inviato, una da 33 ed una da 50 centilitri, che ho deciso di bere una dopo l'altra, per rifocillarmi da una (dura, ma non come quella di un bracciante agricolo) giornata di lavoro.
La birra.
Il suo colore è dorato, ovviamente velato, con netti riflessi arancio e una bella testa di schiuma bianca, cremosa e compatta ,dall’ottima persistenza. L’aroma presenta una rustica terrosità affiancata dalle spezie (pepe, accenni di coriandolo) e dalla polpa dell'arancio che a tratti sconfina nello zuccherino del candito. I fenoli però si portano dietro anche qualche nota meno gradevole di plastica/gomma, quasi impercettibile nella bottiglia da 50 cl. ma un po' fastidiosa in quella da trentatré. La sensazione palatale è quella giusta: corpo "quasi" medio, bollicine vivaci a solleticare il palato a movimentare la bevuta senza intaccare per nulla la scorrevolezza. Al gusto passano in rassegna cereali e miele, polpa d'arancio, una delicata speziatura che di nuovo richiama un po' il coriandolo e una discreta componente zuccherina e candita. Anche al palato i fenoli sporcano un po' la bevuta, "difetto" quasi inavvertibile nella bottiglia da mezzo litro; la chiusura finale terrosa è amara e piuttosto gentile per quel che riguarda l'intensità.
Personalmente l'ho trovata un po' poco attenuata, con un residuo zuccherino che mi ha ricordato alcune birre di Stillwater piuttosto che la secchezza della Dupont: siamo nell'ambito del gusto personale, ma anche l'amaro è un po' carente (sempre con riferimento alla Dupont) e la sua maggior presenza avrebbe forse contribuito a ripulire un po' il palato dal dolce. La pulizia al naso è migliorabile, sopratutto per quel che riguarda l'espressività del lievito che regala pochi esteri fruttati, con il risultato di un bouquet olfattivo un po' povero.
La birra comunque si beve con ottima facilità, l'alcool (6.5%) è molto ben nascosto e tutto sommato la birra risulta più che discreta svolgendo con dignità il suo compito dissetante e rinfrescante: mi è capitato anche di recente di bere delle Saison "professionali" molto meno riuscite di questa. Non faccio (non ancora) la birra in casa quindi non so dare precisi consigli a Giacomo: considerando che una Saison la fa il lievito, direi che questo è l'aspetto su cui focalizzarsi, con tutte le attenuanti del caso visto che per questa birra è stato "recuperato" il fondo di una bottiglia di Dupont.
Questa la valutazione su scala BJCP: 34/50 (Aroma 7/12, Aspetto 3/3, Gusto 13/20, Mouthfeel 4/5, impressione generale 7/10). Ringrazio Giacomo per avermi spedito e fatto assaggiare la sua birra, e vi do appuntamento alla prossima "puntata" di Homebrewed! E ricordate che la rubrica è aperta a tutti i volenterosi homebrewers!
La birra.
Il suo colore è dorato, ovviamente velato, con netti riflessi arancio e una bella testa di schiuma bianca, cremosa e compatta ,dall’ottima persistenza. L’aroma presenta una rustica terrosità affiancata dalle spezie (pepe, accenni di coriandolo) e dalla polpa dell'arancio che a tratti sconfina nello zuccherino del candito. I fenoli però si portano dietro anche qualche nota meno gradevole di plastica/gomma, quasi impercettibile nella bottiglia da 50 cl. ma un po' fastidiosa in quella da trentatré. La sensazione palatale è quella giusta: corpo "quasi" medio, bollicine vivaci a solleticare il palato a movimentare la bevuta senza intaccare per nulla la scorrevolezza. Al gusto passano in rassegna cereali e miele, polpa d'arancio, una delicata speziatura che di nuovo richiama un po' il coriandolo e una discreta componente zuccherina e candita. Anche al palato i fenoli sporcano un po' la bevuta, "difetto" quasi inavvertibile nella bottiglia da mezzo litro; la chiusura finale terrosa è amara e piuttosto gentile per quel che riguarda l'intensità.
Personalmente l'ho trovata un po' poco attenuata, con un residuo zuccherino che mi ha ricordato alcune birre di Stillwater piuttosto che la secchezza della Dupont: siamo nell'ambito del gusto personale, ma anche l'amaro è un po' carente (sempre con riferimento alla Dupont) e la sua maggior presenza avrebbe forse contribuito a ripulire un po' il palato dal dolce. La pulizia al naso è migliorabile, sopratutto per quel che riguarda l'espressività del lievito che regala pochi esteri fruttati, con il risultato di un bouquet olfattivo un po' povero.
La birra comunque si beve con ottima facilità, l'alcool (6.5%) è molto ben nascosto e tutto sommato la birra risulta più che discreta svolgendo con dignità il suo compito dissetante e rinfrescante: mi è capitato anche di recente di bere delle Saison "professionali" molto meno riuscite di questa. Non faccio (non ancora) la birra in casa quindi non so dare precisi consigli a Giacomo: considerando che una Saison la fa il lievito, direi che questo è l'aspetto su cui focalizzarsi, con tutte le attenuanti del caso visto che per questa birra è stato "recuperato" il fondo di una bottiglia di Dupont.
Questa la valutazione su scala BJCP: 34/50 (Aroma 7/12, Aspetto 3/3, Gusto 13/20, Mouthfeel 4/5, impressione generale 7/10). Ringrazio Giacomo per avermi spedito e fatto assaggiare la sua birra, e vi do appuntamento alla prossima "puntata" di Homebrewed! E ricordate che la rubrica è aperta a tutti i volenterosi homebrewers!
Formato: 33 e 50 cl., alc. 6.5%, imbottigliata 12/2015.
PS - per chi volesse rinfrescarsi la memoria con la Saison Dupont, qui trovate l'originale e alcune versioni dry-hopped.
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