giovedì 23 giugno 2016

L'artigianale al discount: NYC India Pale Ale

Di tanto in tanto torno ad occuparmi della “birra artigianale” che si trova sempre più di frequenta anche sugli scaffali dei discount, a dei prezzi finalmente interessanti e lontani da quelli esosi ai quali siamo purtroppo abituati quando si parla di “birra artigianale”. La domanda però è sempre la stessa: si può bere bene spendendo il giusto? 
Una possibile risposta cerca di darla Target 2000, società per azioni con sede a Riccione che dal 2000 fornisce birre e altre bevande analcoliche alla grande distribuzione;  della società fa anche parte Amarcord, birrificio  “artigianale” con sede operativa ad Apecchio (PU), che produce molti dei marchi distribuiti. 
Se non erro Target 2000 è stata la prima a proporre birre artigianali anche presso i discount: da molti anni sono disponibili in alcuni discount le birre Lucilla (Bionda, Bianca e Rossa) mentre più di recente sono arrivate (in altri discount) le Arcana (Golden e Red)  e le due Italian  (Pale Ale e Amber). Dedicata ai supermercati (no discount)  è invece la linea Bad Brewer, che con un lieve sovrapprezzo offre sicuramente una migliore qualità, almeno per quello che sono riuscito a provare
Ma l’offerta di Target è molto più ampia: ci sono le Tosca e le Contessa (nomi non proprio originali, vedi birrifici San Michele e Amiata) a altre tre IPA, visto che la moda del luppolo non è affatto tramontata: Lucilla La IPA, Postina IPA, NYC India Pale Ale. Non ho ancora avvistato le prime due, mentre grazie alla segnalazione un lettore del blog, Angelo, sono riuscito a recuperare una bottiglia di NYC India Pale Ale, distribuita presso una catena di discount ancora diversa rispetto a quella di Lucilla e Arcana/Italian. Molto carina l’etichetta, sebbene non riveli  dove (Amarcord) la birra viene prodotta, ma il contenuto? Se poi vi chiedete perché New York City, ecco quanto afferma il distributore: "lo stile cosmopolita per eccellenza,  l' INDIA PALE ALE, dalla città cosmopolita per eccellenza: NYC. Da qui un giallissimo taxi, e il motto "On radio call: Beer": una birra italiana da gustare quando la sete chiama."


La birra.
Bella nel bicchiere, di colore oro carico con venature arancio e una compatta testa di schiuma bianca e cremosa, dall’ottima persistenza. L’aroma non brilla per intensità e freschezza/fragranza, ma è sostanzialmente pulito e privo di difetti: sentori floreali, una leggera presenza di agrumi che richiama più la marmellata che il frutto fresco. Neppure il gusto è un manifesto d'intensità, ricalcando in buona parte l'aroma: miele e un tocco di caramello introducono il dolce-ma-non-troppo della marmellata d'arancia per poi arrivare abbastanza rapidamente alla conclusione amara. Il livello anche qui è medio-basso, giusto un "colpetto" resinoso, vegetale e terroso e poi riemerge il dolce: intendiamoci, in sé non è di certo una birra dolce, ma non ha neppure quel livello d'amaro che t'aspetteresti in una IPA. La sua secchezza è ben lontano dall'essere esemplare, con il palato avvolto dopo ogni sorso da una patina dolce che riduce di molto il potere rinfrescante di questa IPA: tutto sommato bene la sensazione palatale, con un corpo tra il medio ed il leggero e una carbonazione delicata, e tutto sommato non è neppure un male che l'intensità sei sapori sia modesta. Finezza e grazia non sono di casa, basta farla scaldare un po' per aumentare il tasso d'amaro e veder apparire le prime poco gradevoli avvisaglie di gomma bruciacchiata. 
Una birra che si beve ma che - se devo esprimere un giudizio - si ferma al di sotto della sufficienza, sopratutto se la bevete da sola e fuori pasto: costa relativamente poco, intorno ai 4 euro/litro, ma non offre particolari soddisfazioni pur restando ampiamente preferibile ad una qualsiasi lager industriale presente sugli scaffali della grande distribuzione, o alla IPA "crafty" di Poretti.
Mi sembrerebbe leggermente meglio della Italian Pale Ale prodotta dallo stesso birrificio per lo stesso distributore, anche se le ultime bottiglie di quest'ultima le ho trovate migliori rispetto a quelle assaggiate un paio di anni fa. Il livello è comunque più o meno quello: valutatene l'acquisto se volete qualcosa da bere ad una grigliata tra le chiacchiere degli amici senza fare troppa attenzione a quello che vi mettono nel bicchiere: con meno di venti euro ve ne portate via una dozzina. 
Formato: 33 cl., alc. 5.8%, IBU 40, lotto 501602, scad. 19/05/2017, prezzo 1,48 Euro

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

6 commenti:

  1. Ciao e complimenti per il sito! Si trova anche in altre catene discount o supermercati oltre al Penny market? Grazie

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  2. All'in's ho trovato la Postina IPA, sempre di Target 2000.
    Ma invece la Bad Brewer IPA è sempre loro?

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