O'so Brewing, il cui nome è l’abbreviazione di “oh so good”, è un birrificio che nasce nel luglio del 2008 a Plover, villaggio da 12000 abitanti nel bel mezzo del Wisconsin; lo fondano Marc Buttera assieme alla moglie Katina e al socio Bart Peterson.
Marc viene introdotto all’homebrewing ai tempi del college da un vicino di casa; nello stesso periodo s’innamora della compagna di scuola Katina e i due diventano genitori a diciassette anni; dopo aver terminato il college si spostano per un breve periodo nel Tennessee dove Marc sfrutta il suo diploma di disegnatore tecnico iniziando a lavorare per una fonderia ma la nostalgia di casa li riporta nel nativo Wisconsin. In aggiunta ai loro lavori, Marc e Katina aprono assieme a Bart Peterson un piccolo negozio per homebrewing chiamato Point Brew Supply: gli affari vanno piuttosto bene e dopo alcuni traslochi in locali sempre più grandi, al negozio viene affiancato il birrificio O’so che col suo impianto da 10 hl arriva a produrre circa 410 ettolitri nel primo anno di vita per poi quadruplicarli nel 2009. Nel 2013 si rende necessario il trasloco dei locali più spaziosi nel Park Village di Plonder, dove il birrificio si trova tutt’ora; nel 2015 arriva anche la prima medaglia d’oro al Great American Beer Festival nella categoria 2 “American-Style Wheat Beer” con la birra The Big O. Attualmente il birrificio sta continuando un piano d’espansione triennale che, grazie all’aggiunta di nuovi fermentatori, dovrebbe aumentare la produzione annuale sino a 9000 ettolitri. In sala cottura ci sono attualmente i birrai James Vokoun e Mark Spilker.
Night Train è il nome scelto per una Robust Porter che O’so produce sin dal 2008; la bottiglia che vado a stappare è tuttavia una delle ultime rimaste con questo nome. A settembre 2015 il birrificio ha infatti annunciato di essere stato costretto a rinominarla Night Rain a causa delle minacce di azioni legali da parte di un produttore di vini californiano (la E&J Gallo Winery, pare) che vendeva un vino chiamato Night Train Express. Il nuovo nome fu scelto tra quello proposti da un sondaggio on-line al quale parteciparono oltre 700 persone: Night Rain mostra un'assonanza quasi identica al nome originale della birra. Al birrificio fu concesso di poter utilizzare il vecchio nome sino ad esaurimento delle etichette che erano già state stampate. Non è quindi una bottiglia “fresca” quella che mi accingo a stampare: alle sue spalle almeno un anno abbondante di vita.
Il suo colore nero ricorda, come annuncia il birrificio, il carbone che per anni ha alimentato le locomotive dei treni: la schiuma è abbastanza fine e cremosa, con una buona persistenza. L’aroma è piuttosto pulito e mette in mostra un buon livello d’intensità e complessità: pane tostato, caffè d’orzo, toffee, prugna e frutta secca, cioccolato al latte, accenni di fruit cake. A dispetto di una discreta gradazione alcolica (7%) è una porter che in bocca scorre con grande facilità senza trascurare la sensazione palatale che evidenza qualche accenno morbido/cremoso: il gusto prosegue il percorso dell’aroma e delinea una bevuta molto bilanciata tra il dolce di caramello, liquirizia e prugna disidratata e l’amaro delle tostature, del cioccolato e del caffè. L’amaro aumenta leggermente d’intensità nel finale, grazie all’apporto terroso del luppolo, a cui fa seguito un retrogusto timidamente riscaldato da un po’ di frutta sotto spirito. Molto accessibile, pulita, bilanciata e intensa questa Night Train / Night Rain di O’so: non ci sono fuochi d’artificio ma tanta concretezza. Una bella sorpresa.
Formato: 35,5 cl., alc. 7%, IBU 49, lotto e scadenza non riportato, prezzo indicativo 4.50 Euro (beershop)NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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