E’ Pierre Tilquin l’uomo dietro al progetto Gueuzerie Tilquin, assemblatore di lambic che ha debuttato nel 2011 con l’aiuto di altri soci imprenditori come ad esempio Grégory Verhelst del birrificio La Rulles. Pierre ha una formazione in ingegneria biomedica ma ha poi seguito un corso di Brewing Technology a Lovanio, completandolo con esperienze pratiche presso il birrificio Huyghe e, soprattutto, 3 Fonteinen e Cantillon. Gueuzerie Tilquin è anche il primo assemblatore di lambic della Vallonia, avendo sede a Bierghes a poche centinaia di metri da confine, linguistico e territoriale, con le fiandre. Tilquin acquista mosto da vari produttori (Boon, Lindemans, Girardin e Cantillon) e lo mette a fermentare e a maturare in botti usate di rovere francese provenienti dalle regioni del Rodano e Bordeaux. La “cantina” è aperta alle visite guidate di gruppi di almeno dieci partecipanti, su prenotazione; il sabato mattina, dalle 10.30 alle 13.00 è invece possibile acquistare direttamente bottiglie in loco.
Nel 2012 Tilquin ha iniziato a produrre lambic alla frutta utilizzando le susine e, dopo un paio d’anni, more e uva pinot. La gamma si è ulteriormente allargata nel 2016 con la Experimental Fruit Series, i cui pochi fusti hanno debuttato in alcuni festival europei nell’estate del 2017: cassis, lamponi, ciliegie griotte, prugne mirabelle, mirtilli selvatici, rabarbaro e sambuco.
Il secondo lambic alla frutta commercializzato da Tilquin è il Oude Mûre à l'Ancienne; come riporta l’utilissimo sito lambic.info, il 29 agosto 2014 arrivarono a Tilquin dalla Germania 957 chili di more, varietà Loch Ness (Rubus fruticosus), in parte surgelati. I frutti furono messi in una vasca assieme a 1800 litri di lambic proveniente e, dopo la fermentazione, il risultato fu blendato con altro lambic di due e tre anni d’età. Complessivamente furono prodotti 2700 litri di Oude Mûre con un contenuto di frutta finale del 35%: 1800 bottiglie da 75 centilitri e 3600 da 37.5 che furono messe in vendita per la prima volta durante il weekend del Toer de Geuze 2015, a maggio. A luglio 2016 Tilquin ricevette altri 3000 chili di more fresche dalla Germania: per il secondo lotto di Oude Mûre furono utilizzate tre vasche contenenti ciascuna 1800 litri di lambic e 1000 chili di more.
Dalla cantina andiamo a riesumare proprio una bottiglia del primo lotto prodotto a gennaio 2015: il suo colore è ambrato, piuttosto accesso ed illuminato da riflessi dorati e rossastri, mentre la schiuma biancastra è evanescente. Al naso i “profumi” tipici del lambic (sudore, cantina, “polvere”, pelle di salame) convivono con legno, uva bianca e limone, mela verde, more, aceto di mela; c’è una bella complessità e una sorprendente freschezza ad oltre tre anni dalla messa in bottiglia. Anche al palato questa Oude Mûre si rivela “giovane” e vivace, con una carbonazione ancora piuttosto sostenuta. Il gusto mostra piena corrispondenza con l’aroma, districandosi tra l’asprezza di limone, uvaspina e mela verde, qualche accenno vinoso e lievi spunti acetici che non arrecano nessun disturbo; la mora, assieme ad altri frutti di bosco/bacche aspre, arriva solo a fine corsa di un percorso che termina con una marcata secchezza capace di rinfrescare e dissetare molto efficacemente. Alcool (6.4%)? Non pervenuto. Non mancano le note funky e legnose del lambic, fa capolino qualche ricordo di nocciolo di pesca ma quello che soprattutto non manca in questa bottiglia di Oude Mûre sono le emozioni: una bella complessità che rivela piccole sorprese sorso dopo sorso.
Formato 37,5 cl., alc. 6.4%, imbott. 01/2015, scad. 09/01/2025, prezzo indicativo 10.00 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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