Fyne Ales viene fondata nel 2001 da Jonny e Tuggy Delap in un edificio inutilizzato della loro fattoria di Achadunan, nell’Argyllshire: siamo a 70 chilometri a nord-ovest di Glasgow, in Scozia. Nel 2009 il fondatore Jonny viene improvvisamente a mancare ed il suo ruolo viene preso dal figlio Jamie: è lui ad inaugurare l’anno successivo il FyneFest, un piccolo festival con musica dal vivo, cibo e birra che diventa un appuntamento annuale capace di radunare qualche migliaio di persone nel cortile del birrificio. Alla guida dell’impianto c’è oggi l’esperto birraio Malcolm Downie, diplomato all’Università Heriot-Watt di Edinburgo ed esperienza progessionali presso Wells & Youngs, Belhaven e Balmer.
Nel 2014 i Delap hanno completato un importante piano d’espansione da 2 milioni di sterline culminato con la messa in funzione di un nuovo impianto da 65 ettolitri in quella che un tempo era la stalla per le pecore; dai 7500 ettolitri l’anno si è arrivati ai 10.000 del 2017 ottenuti producendo 50 diverse birre, 40 delle quali nuove ricette.
Il vecchio impianto (16 HL) è ancora in attività e viene oggi utilizzato per lotti sperimentali e, soprattutto, per la produzione della gamma Origins Brewing inaugurata alla fine dello scorso anno. Invecchiamenti in botte, fermentazioni miste e spontanee, lieviti selvaggi, aggiunte di frutta: l’ispirazione – dicono dalla Scozia – è venuta da alcuni viaggi negli Stati Uniti in visita a birrifici come Jester King, Allagash e Hill Farmstead. Queste le quattro birre del debutto: Pandora (una saison a fermentazione mista con mirtilli), Kilkerran Wee Heavy (scotch ale invecchiata in botti di whisky), Amphora (grape ale fermentata in botti ex-vino con aggiunta di ciliegie) e Goodnight, Summer (birra acida prodotta con frumento, camomilla e invecchiata con uvaspina).
La birra.
Jarl è una “hoppy blonde session ale” prodotta per la prima volta in occasione del FyneFest 2010, festival che il birrificio organizza tutti gli anni. La sua ricetta prevede malto Maris Otter Extra Pale, frumento non maltato e un solo luppolo, il Citra, a quel tempo ancora abbastanza poco diffuso tra i birrifici inglesi. La birra ottenne un enorme successo, entrò subito in produzione regolare e nel 2012 fu eletta per la prima volta Champion Bottle Beer of Scotland dal SIBA: è attualmente la birra più venduta da Fyne. Deve il suo nome a degli antichi conti norvegesi (Jarls) che nel dodicesimo secolo possedevano i terreni circostanti al birrificio.
Una bella testa di schiuma candida e cremosa “protegge” il liquido dorato e leggermente velato. Al naso c’è qualche nota biscottata e di cereali ma sono soprattutto lemongrass e agrumi a conquistarsi un palcoscenico pulito ma non molto intenso. E’ al palato che si rivela pienamente la forza ed il carattere di questa session beer (3.8%) da bere senza sosta. Ancora crackers e qualche accenno di biscotto, agrumi, lemongrass, frutta a pasta gialla: la bevuta è perfettamente equilibrata, il finale è secco e preciso, l’amaro zesty è della giusta intensità per ripulire il palato in attesa di un nuovo sorso. Nonostante il protagonista sia il luppolo americano Citra, nel bicchiere c’è una Golden Ale quasi rispettosa della tradizione UK: nessun estremismo, nessuna voglia di stupire o di strafare. Jarl è una session ale da manuale, pulita, intensa ma facilissima da bere: dovrebbe essere scontato, ma non lo è. Una birra che non stanca mai, capace di accompagnarvi per una sera intera, per un giorno intero.
Formato 50 cl., alc. 3.8%, IBU 40, lotto 1001 1146, scad. 01/07/2019, prezzo indicativo 5.00-6.00 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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