Viene fondato nel 1997 da Steve Skinner, l'omonimo birrificio con sede a Truro, la "capitale" della Cornovaglia. Betty Stogs è la loro birra di maggior successo, nominata nel 2008 dal CAMRA "Champion best Bitter of Great Britain". E' una bitter dedicata all'omonima ragazza di Towednack, moglie e madre che preferiva passare poco tempo in casa, dedicandosi più alla cura del proprio gatto che del figlio, lasciato spesso sporco ed in condizioni igieniche molto carenti. Una sera Betty torna a casa e scopre che il gatto ed il figlio sono spariti; il marito, che rincasa poco dopo, s'infuria ed entrambi iniziano una frenetica ricerca del figlio nella campagna della Cornovaglia, che dura tutta la notte. Quando albeggia, il gatto di Betty riappare; lei lo segue, ed il felino la conduce in un prato erboso, riparato da siepi e cespugli, dove il bambino sta dormendo, nudo, pulito, ricoperto di profumati fiori ed erbe. Era stata opera dei folletti, che erano però stati interrotti dall'arrivo dell'alba e non erano riusciti a portare a termine la pulizia del neonato; dissero a Betty che la notte successiva sarebbero arrivate a terminare l'opera le fatine, e che avrebbero portato via con loro il bambino. L'avvertimento fece decisamente colpo su Betty, che da quel giorno iniziò a prendersi cura con il dovuto impegno della salute e della pulizia del proprio figlio. Terminata la leggenda, è il momento di dissetarsi con la birra, una bitter che mette in mostra più luppoli che malti. Ramata, la schiuma color ocra è fine e cremosa con una persistenza prolungata. Dopo dieci mesi di cantina l'aroma è tutto sommato ancora accettabile: è monopolizzato dagli agrumi, soprattutto mandarino ed arancio. Il gusto è una diretta conseguenza: dopo il rapido imbocco di biscotto ci sono ancora agrumi, con polpa dolce e scorza amara a dare vita ad un bell'equilibrio. Finisce secca, con l'atteso retrogusto "zesty", amaro e ricco di scorza di limone. L'avevamo già bevuta in Inghilterra e ci era piaciuta molto meno: la ricordavamo molto più maltata, senza quella preponderanza dei luppoli che abbiamo riscontrato in questa bottiglia. Bitter molto godibile, snella e leggera, abbastanza morbida in bocca, poco carbonata. Molto rinfrescante, è una discreta session beer che si difende bene e che finisce molto rapidamente. Formato: 50 cl., alc. 4%, lotto 111707, scad. 06/10/2012, prezzo 2.76 Euro (in Inghilterra).
Nessun commento:
Posta un commento