Il Piccolo Birrificio (di Apricale, in Liguria), viene fondato nel 2006 da Lorenzo Bottoni e Roberto Iacono; in quasi quattro anni il birrificio produce una decina di birre diverse, ma è poi costretto a chiudere e Bottoni "emigra" in Svizzera per dare vita al birrificio Bad Attitude, che lascerà poi qualche mese fa. Nel frattempo il sito internet del Piccolo Birrificio ha ripreso vita ed annuncia una data di rinascita (marzo 2012) evidentemente non rispettata; l'ipotesi è che forse Lorenzo Bottoni, terminata l'esperienza in Svizzera, voglia ritornare al suo "primo amore". Nel frattempo alcune ricette elaborate dal precedente Piccolo Birrificio di Apricale sono state anche prodotte negli impianti svizzeri di Stabio. E' il caso di questa Sesonette, sorella minore della Seson, che se non erriamo - ed attendiamo smentite - fu la prima birra italiana prodotta con l'utilizzo del chinotto di Savona, un presidio Slow Food. Il chinotto in questione fu anche oggetto di grandi polemiche, certamente già note agli addetti ai lavori, visto che Bottoni lamentò pubblicamente la sospensione della fornitura dell'agrume da parte del presidio; l'eredità di birra "al chinotto di Savona" venne poi raccolta dal Birrificio Scarampola con la sua "n.8" che abbiamo degustato in questa occasione. Ecco che questa Sesonette è diventata oggi "solamente" una "saison prodotta con agrumi italiani" (chinotto) e, tra l'altro, spezie, malto di frumento e zucchero di canna; è di color oro antico, leggermente velato, la schiuma molto persistente è bianca, fine e cremosa. Al naso agrumi (chinotto), leggeri sentori di rabarbaro, una delicata speziatura dai lieviti ma anche poco gradevoli fenoli (medicinale) che diventano più evidenti man mano che la temperatura si alza. Anche in bocca c'è qualche difetto, oltre ad una generale mancanza di pulizia: la base è di biscotto, c'è un leggero richiamo agli agrumi con un amaro a bilanciare che di nuovo ripropone una nota medicinale amara poco gradevole. Spezie quasi assenti, è una saison che non riesce ad essere rinfrescante come vorrebbe a causa di un diacetile molto invadente che lascia il palato sempre appiccoso alla fine di ogni sorso. Finisce corta ed amara (medicinale); l'alcool è molto ben nascosto, sarebbe una birra facile da bere ma troppi difetti ne pregiudicano l'apprezzamento.
Formato: 33 cl., alc. 6%, scad. 03/11/2012, prezzo 2.50 Euro.
Formato: 33 cl., alc. 6%, scad. 03/11/2012, prezzo 2.50 Euro.
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