Nuovo appuntamento con il birrificio Bi-Du di Olgiate Comasco; è la volta della Jugnoir, una belgian ale dall'etichetta autoesplicativa, con "piccolo" (junior, appunto) e grande boccale di birra che si tengono per mano. La grafica dell'etichetta è quella a cui il birrificio di Beppe Vento ci ha abituato sin dalla sua nascita; una grafica amatoriale e - lo dichiaro apertamente - secondo me parecchio brutta. Ma, come Vento ha dichiarato, "le etichette sono state disegnate di getto e mai modificate.. Impiego tutte le mie forze nel produrre buona birra e credo che l’importante è che la birra stessa continui ad essere al meglio. L’immagine viene dopo".
Su questo non c'è assolutamente dubbio, il Bi-Du ha costruito il proprio prestigio e successo sul campo, nel corso di un decennio nel quale ha mantenuto un'alto livello di costanza qualitativa delle birre prodotte. Ma mi chiedo quanti altri potrebbero ora "permettersi" di uscire su un mercato sovraffollato da oltre 700 attori con un'immagine visiva di questo livello.
Dimentichiamo quindi le etichette e passiamo alla sostanza; Jugnior è una Belgian Ale, dalla gradazione alcolica (7%) non indifferente.
Si presenta di color arancio opaco, con qualche riflesso ramato; la schiuma biancastra e pannosa è esuberante e riempie subito il bicchiere, obbligando ad una lunga attesa prima di riuscire ad ottenere un "vero" bicchiere di birra. L'aroma è pulito ma poco intenso; s'avvertono comunque sentori di albicocca e di pesca, arancio e scorza di limone, con una lieve speziatura in sottofondo. Al contrario di quello che l'abbondantissima schiuma poteva far pensare, la carbonazione è media, come il corpo, e la birra risulta gradevole in bocca, con una consistenza oleosa. Ci sono note di pane, qualche lieve sfumatura di biscotto, pera, arancio e pesca; qualche nota di canditi emerge man mano che la birra si scalda. Il gusto inizialmente dolce subisce una violenta sterzata nel finale, con un amaro erbaceo e leggermente zesty (limone, lime, pompelmo) e speziato, molto intenso anche se non troppo elegante. La bevuta (caratteristica di quasi tutte le Bi-Du) è comunque facile e poco impegnativa, con l'alcool sempre molto ben nascosto; e la generosa bottiglia da 75 cl., dal carattere dichiaratamente belga, si svuota in breve tempo.
Formato: 75 cl., alc. 7%, lotto 418, scad. 30/09/2015, pagata 8.40 Euro (foodstore, Italia).
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