La Hop Art del Birrificio Rurale nasce a settembre del 2011; si tratta di una birra “pensata per i mesi più caldi dell’anno” che viene però stranamente presentata quasi ad inizio ottobre (!) in contemporanea presso 5 locali del nord Italia: Bar in Piazza (Carimate -CO), History Pub (Binasco -MI), Il Bardo (Carate Brianza -MB), Locanda del monaco felice (Suisio -BG) e Sherwood Pub (Nicorvo -PV).L’idea è quella di realizzare una birra estiva “dedicata di anno in anno al miglior luppolo trovato durante le selezioni dei nuovi raccolti che fatte presso i produttori”; non è riferita ad uno stile fisso ma varia in funzione del luppolo scelto, il suo profilo rimane sempre quella di una birra rinfrescante e beverina, mai eccessiva e caratterizzata dalla parte più nobile del luppolo scelto".
Se non erro la prima versione del 2011 era un Golden Ale luppolata con Ahtanum e Sorachi Ace. Quest’anno la Hop Art è arrivata invece con il giusto tempismo, debuttando a metà maggio nel corso dell’evento “Ipa Afternoon” organizzato proprio presso la sede del birrificio; per la prima volta la Hop Art viene anche distribuita in bottiglia, anziché solo in fusto. I luppoli selezionati per questa "Session IPA" edizione 2014 sono Mosaic ed Equinox. Si tratta di due varietà di luppolo sviluppate dalla Hop Breeding Company (Yakima Valley): il Mosaic è un luppolo d’aroma sviluppato “dall’incrocio” di Simcoe e Nugget, e commercializzato nel 2012. L’Equinox è invece in giro già da qualche tempo con il nome (ancora sperimentale) di HBC 366, e solo da quest’anno, se non erro, è stato ufficialmente (ri)nominato.
Si presenta di color oro, un po’ pallido e velato, con un bel cappello di schiuma bianca, fine e cremosa, dalla buona persistenza. La birra ancora fresca (presentata il 17 Maggio) regala un gran bell’aroma, fresco e molto pulito, pungente: sembra quasi d’immaginare una mano che strizza alcuni agrumi direttamente nel bicchiere. Ecco pompelmo, limone e lime, assoluti protagonisti del palcoscenico; è solo quando la birra si scalda che riescono ad emergere sentori meno aspri e più dolci come la polpa dell’arancia, l’ananas, il lampone. In bocca è leggera ma non sfuggente, non molto carbonata: lievissima la base maltata (crackers) e gusto che fa - se possibile - ancora meno concessioni dell’aroma al dolce. C’è tanto pompelmo e lime, con un grande effetto dissetante e rinfrescante, e bisogna di nuovo attendere il caldo per avvertire qualche lieve sfumatura tropicale di ananas e di pesca); la birra è abbastanza ruffiana, molto pulita e piuttosto intensa, se consideriamo che la gradazione alcolica (4.4%) rimane entro la soglia delle “session beers”. Sfacciatamente estiva, profumatissima, chiude secca con l’ovvio carico “zesty” di scorza di pompelmo, lime e limone. Si beve senz’altro molto velocemente, ma questa sua caratterizzazione molto spinta ed agrumata rischia di diventare un po’ un limite alla sua “sessionabilità” : la prima pinta evapora benissimo, ci si sente pienamente dissetati e soddisfatti, ma a bicchiere vuoto io inizio ad avverte la necessità di passare a qualcos’altro che non sia un succo di agrumi. Detto questo, mettetela senz’altro sulla lista degli acquisti da fare per l’estate 2014 perché Hop Art rinfrescherà in modo definitivo i vostri momenti più caldi.
Formato: 33 cl., alc. 4.4%, lotto 102, scad. 05/02/2015, pagata 3,80 Euro (foodstore, Italia)
Nessun commento:
Posta un commento