Secondo appuntamento con il birrificio austriaco Bevog, incontrato un po' di tempo fa con la koelsch luppolata chiamata Deetz. Bevog si trova in Austria ma "batte" bandiera slovena; stanco delle lungaggini burocratiche della madrepatria, il fondatore Vasja Golar ha attraversato il fiume Mura per lasciare la nativa Gornja Radgona e fondare il proprio birrificio in territorio austriaco a Bad Radkersburg, a soli tre chilometri da casa. Bevog è stato fondato nel 2013 e nel 2014 il popolo di Ratebeer lo ha eletto tra i tre nuovi migliori birrifici al mondo confermandolo anche per il 2015 come miglior birrificio austriaco.
Da qualche mese Bevog ha affiancato alle bottiglie anche le lattine; in questo formato che va ora tanto di moda è disponibile anche la linea sperimentale chiamata "Who Cares Editions". Da quanto ho capito si tratterebbe di qualcosa simile ai prototipi di BrewDog: produzioni occasionali con le quali viene poi richiesto il feedback dei bevitori al fine di valutarne l'entrata in produzione stabile. Sono già una dozzina le birre realizzate, incluse quattro single-hop IPA con luppoli sperimentali, IPA, Double IPA, una paio di Session IPA, una Smoked Pils e un paio di Stout.
La birra.
Debutta come esperimento nel 2015 "la IPA del taglialegna", Lumberjack IPA, ed è poi stata replicata in lattina anche quest'anno: non sono stati rivelati i luppoli utilizzati. Sulla lattina è stata poi applicata l'etichetta, un'ottima opzione per chi le colleziona.
Il suo colore ricorda quello delle IPA West Coast: tra il dorato e l'arancio, velato ma brillante e luminoso, con un bel cappello di schiuma bianca, fine e cremosa, dall'ottima persistenza. L'aroma risulta ancora abbastanza fresco e regala un bouquet elegante nel quale trovano posto pompelmo, ananas e mango, con aghi di pino in secondo piano; la pulizia è buona, anche se non è il cocktail di frutta più accattivante che mi sia mai capitato d'annusare. Decisamente più convincente il gusto, nel quale l'abbondante luppolatura è sorretta da una base maltata leggermente biscottata a supporto di un ricco fruttato che richiama di nuovo il mango, l'ananas e il pompelmo; l'amaro sale progressivamente di livello sino a divenire assoluto protagonista del finale, con pungenti note resinose ed una lieve speziatura. Bene la sensazione palatale, morbida e con poche bollicine, con l'alcool (6%) molto ben nascosto a consentire una notevole facilità di bevuta: una IPA davvero gradevole e molto ben fatta, secca e pulita, che si congeda con un lungo retrogusto amaro, intenso quanto basta da non saturare mai il palato e mantenere un ritmo di bevuta piuttosto elevato.
Formato: 33 cl., alc. 6.03%, scad. 15/01/2017, 4.00 Euro (beershop, Italia).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Il suo colore ricorda quello delle IPA West Coast: tra il dorato e l'arancio, velato ma brillante e luminoso, con un bel cappello di schiuma bianca, fine e cremosa, dall'ottima persistenza. L'aroma risulta ancora abbastanza fresco e regala un bouquet elegante nel quale trovano posto pompelmo, ananas e mango, con aghi di pino in secondo piano; la pulizia è buona, anche se non è il cocktail di frutta più accattivante che mi sia mai capitato d'annusare. Decisamente più convincente il gusto, nel quale l'abbondante luppolatura è sorretta da una base maltata leggermente biscottata a supporto di un ricco fruttato che richiama di nuovo il mango, l'ananas e il pompelmo; l'amaro sale progressivamente di livello sino a divenire assoluto protagonista del finale, con pungenti note resinose ed una lieve speziatura. Bene la sensazione palatale, morbida e con poche bollicine, con l'alcool (6%) molto ben nascosto a consentire una notevole facilità di bevuta: una IPA davvero gradevole e molto ben fatta, secca e pulita, che si congeda con un lungo retrogusto amaro, intenso quanto basta da non saturare mai il palato e mantenere un ritmo di bevuta piuttosto elevato.
Formato: 33 cl., alc. 6.03%, scad. 15/01/2017, 4.00 Euro (beershop, Italia).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Ciao, potresti gentilmente divulgare il beershop il cui è stata acquistata questa birra? Grazie
RispondiEliminaCerto, qui:
Eliminahttps://m.facebook.com/wildhops.rubiera/