venerdì 16 marzo 2018

Brasseria della Fonte Caffè Doppio

Ultimi mesi ricchi di “oscure novità”, se mi passate il termine, per la Brasserie della Fonte guidata dal birraio Samuele Cesaroni: ve l’avevo presentata in questa occasione. Lo scorso novembre è arrivata l’imperial stout Raven & Demise (10%), a fine gennaio è stata presentata a Birraio dell’Anno la “sorella” Mezzanotte (9.5%)  e un mese fa è venuta alla luce la “più piccola” Caffè Doppio. 
Parliamo proprio di quest’ultima, “liberamente ispirata ad una birra che il birraio non ha mai bevuto ma che sogna di bere, ovvero la Good Morning! del birrificio Tree House”; per chi (me incluso) non la conosce, si tratta di una Imperial Coffee Stout  “delicata” (8.4%) prodotta con sciroppo d’acero. La ricetta della Caffè Doppio, disponibile sul sito del birrificio come quelle di tutte le altre birre, prevede malti Pale, Brown, Roasted, Special B, Chocolate, Crystal DRC e fiocchi d’avena, zucchero candito, luppolo Warrior e lievito Atecrem American Ale; estratto di caffè freddo viene aggiunto   post-fermentazione e pre-imbottigliamento, mentre per la rifermentazione viene usato lievito F2 e sciroppo d’acero (grado A). “La nostra idea  - racconta Samuele - è quella di creare un gusto che unisca la freschezza di una crema di caffè fredda, con la dolcezza dello sciroppo d’acero, che mescolandosi insieme creano un sapore di cioccolato al latte, melassa e cacao in polvere”. Gli abbinamenti (musicali) consigliati sono  Journey to the End dei Windir e Nattens Madrigal degli Ulver.

La birra.
Il suo aspetto è impeccabile: nera e adornata da un bel cappello di schiuma fine, cremosa e compatta dalla buona persistenza. Ad una birra che si chiama Caffè Doppio non puoi che chiedere caffè in abbondanza e questo ingrediente è assoluto protagonista dell’aroma, sia in forma liquida che macinata: con buona pulizia ed eleganza, viene affiancato da note terrose, di cuoio, di cioccolato fondente e una componente dolce formata da zucchero caramellato e sciroppo d’acero.  Ancora più in sottofondo si scorge anche un filo di fumo. La sensazione palatale è piuttosto gradevole: non ci sono densità ingombranti e l’avena le dona una morbidezza quasi vellutata senza interferire con la scorrevolezza. Un tocco di caramello brunito e di sciroppo d’acero sono a supportare l’amaro del caffè e del torrefatto, veri protagonisti di questa stout, con il primo dei due a fare da mattatore;  nei dettagli si annidano note terrose e di cuoio, cacao amaro. L’amaro s’intensifica ulteriormente nel finale grazie anche all’apporto di una generosa luppolatura, l’acidità di caffè e malti scuri aiutano ulteriormente a ripulire il palato prima di un retrogusto abbastanza lungo ma duro e un po’ ruvido, con fondi di caffè e intense tostature. E’ proprio qui che forse si potrebbe portare ancora più in alto il livello di una stout di per sé già piuttosto buona: una conclusione un po’ più elegante e accondiscendente secondo me non potrebbe che giovarle. 
Pulito e ben eseguito  il Caffè Doppio di Brasserie della Fonte tiene fede al suo nome: astenetevi se non vi piace il caffè perché qui ce n’è davvero tanto e potreste anche farci colazione. Per tutti gli altri sarà invece una bevuta ampiamente soddisfacente. 
Formato 33 cl., alc. 7.7%, IBU 45, lotto 07-18, scad. 05/02/2019, prezzo indicativo 6.00 euro (beershop)

NOTA:  la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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