Seconda “bevuta” del Birrificio Italiano, del quale abbiamo parlato dettagliatamente in questa occasione. Dopo la Tipopils, è la volta della Amber Shock, una birra che Agostino Arioli definisce come “la birra della festa, una festa della birra, la birra in festa”; il sito del birrificio riporta anche l’entusiastico commento di Kuaska (il fiore all'occhiello del Birrificio Italiano) mente altri riconoscimenti le arrivano dalla Guida alle birre d’Italia di Slow Food 2011 le assegna il premio delle "5 stelle con etichetta" tra le eccellenze lombarde. Disponibile da Ottobre 1996 e solamente in bottiglia, dove avviene il suo processo di maturazione di circa 4 settimane, la ricetta prevede l’utilizzo di malti Pilsener, Monaco e Caramello, luppoli Hallertauer Magnum e Hallertauer Perle, un ceppo di lievito proveniente dai laboratori di Weihenstephan. E’ di uno splendido color ambrato carico, con riflessi rossastri, solo leggermente velato. La schiuma, color ocra, è molto cremosa e compatta, ed ha buona persistenza; il birrificio la presenta in un bella coppa che ricorda le birre di abbazia ma per coglierne davvero l’aroma siamo costretti a versarne un po’ in un più pratico teku. Ci sono sentori di caramello, banana matura e, in secondo piano, agrumi e frutta secca; il naso non è molto pronunciato e non brilla di pulito. Assolutamente meglio in bocca, con una sensazione palatale molto morbida, quasi “pastosa”, ed una carbonazione bassa; il corpo è medio. L’imbocco è di caramello, seguito da una parte centrale ricca di frutta dolce (polpa di agrumi, banana matura, leggere note di amarena) e di burro, bilanciate da un finale amaricante di frutta secca (mandorla). Facilissima da bere ma al tempo stesso ben strutturata e complessa (stiamo sempre parlando di una bassa fermentazione), pulita, si congeda in modo appagante con un retrogusto morbido e leggermente amaro di mandorla. Formato: 33 cl., alc. 7%, lotto 148, scad. 14/06/2013, prezzo 5.00 Euro (food store, Italia).
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