Mancava ancora all'appello l'american pale ale della Thornbridge; dopo l'ottima (ma invernale) St. Petersburg, è il momento di ritornare su birre rinfrescanti e dissetanti, sulla scia della Kipling, l'altra (south pacific) pale ale del birrificio che viene luppolata unicamente con il neozelandese Nelson Sauvin. Non siamo riusciti a trovare da nessuna parte indicazioni sulla ricetta di questa Chiron che, nel corso degli anni, si è trasformata da "pale ale" in "american pale"; immaginiamo comunque che sia prodotta utilizzando unicamente luppoli americani. Il nome inneggia ovviamente all'omonimo centauro della mitologia greca. La pinta si colora d'oro, leggermente arancio, velato; la schiuma, dalla discreta persistenza, è leggermente "sporca" e cremosa. Decisamente americano il bouquet olfattivo, fresco, semplice ma molto elegante: pompelmo fresco, appena tagliato, mandarino ed arancio, con legger sentori di aghi di pino in secondo piano, qualche accenno floreale. Pochi profumi ma pulitissimi. Le aspettative ci vengono leggermente deluse in bocca, anche se il termine è sicuramente eccessivo. C'è anche qui grande pulizia e buona freschezza/fragranza, ma scende un po' il livello d'intensità. L'imbocco è di biscotto e pane, con il pompelmo che inizialmente viene messo timidamente un po' in disparte. La bevuta ha comunque una bella progressione, con un crescendo luppolato e "zesty", ricco di scorza di pompelmo. Leggera, moderatamente carbonata, scorre in bocca ad alta velocità dissetando e rinfrescando il palato, grazie anche al bel finale secco e ripulente. Il retrogusto, abbastanza lungo, è amaro e carico di pompelmo, lime e mapo. Semplice, sostanzialmente equilibrata e profumata; gli elementi per una bevuta seriale e soddisfacente ci sono tutti. L'estate è alle porte, ed aggiungiamo questa ottima birra ad una ipotetica lista di birre anti-calura. Formato: 50 cl., alc. 5%, scad. 13/02/2014, pagata 6.00 Euro (beershop, Italia).
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