lunedì 6 maggio 2013

Union Pils

Prima esperienza con una birra slovena, paese del quale ammettiamo la nostra più completa ignoranza brassicola: ci appoggiamo a Ratebeer, che indica le migliori birre votate dai raters. Tra queste non trova posto questa Pils prodotta dalla Pivovarna Union, una realtà fondata nel 1864 da Peter Kozler; dal 1909 il birrificio è una sorta di società per azioni, la cui maggioranza è oggi detenuta al 98% dal gruppo Laško. Stappiamo senza troppe aspettative questa lattina di Union Pils, che all'aspetto rivela un colore oro pallido, limpido; la schiuma, bianca, è un po' grossolana ed ha una discreta persistenza. L'aroma - per un prodotto industriale - non è affatto male: cereali, leggeri sentori di miele e floreali (camomilla); a cercarla bene c'è anche una leggera nota di arancio. Si  torna negli standard industriali in bocca; il primo sorso è tutto sommato piacevole, una base maltata di pane e cereali, seguita da leggere note di miele, con una chiusura finale erbacea amara, discretamente secca. E' proprio questa la "zona" dolente di questa birra; l'amaro è poco elegante, leggermente saponoso e metallico, degradando in peggio man mano che la birra si scalda, rendendo la bevuta molto meno piacevole e rinfrescante di quello che dovrebbe essere. Con un corpo leggero, una carbonazione media ed una giusta componente watery, si presta comunque ad essere bevuta piuttosto fredda ed in fretta, in modo da mitigare un po' l'effetto descritto sopra.
Formato: 33 cl., alc. 4.5%, scad. 20/02/2014, pagata 0.52 Euro (supermercato, Italia).

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