Terminiamo la nostra piccola scorta delle nuove produzioni del Laboratorio Piccolo Birrificio con la più "alcolica" delle tre provate: si tratta della Cogs Coffee Porter, che prevede l'utilizzo di caffè di varietà arabica che viene "aggiunto in maturazione dopo un processo di estrazione a freddo". Completano la ricetta frumento, zucchero di canna, spezie, ed i luppoli Chinook e Willamette. "Cogs", ovvero le due grosse ruote dentate che compaiono in etichetta, ma anche, in lingua inglese, un acronimo che sta per "Cost of Good Sold", ovvero il costo del venduto in Economia.
L'aspetto è davvero molto bello: ebano scurissimo, quasi nero e schiuma nocciola molto fine e cremosa, dalla lunga persistenza. Nessuna sorpresa al naso: caffè (liquido) in grande evidenza, poi sentori di torrefatto, mirtillo, ed in secondo piano di cenere. Buono il livello d'intensità e di pulizia. In bocca ci sorprende positivamente per l'ottimo mouthfeel: è una (robust) porter dal corpo medio-pieno, molto morbida, quasi vellutata, carbonazione bassa. L'alcool (8.2%) è presente durante tutta la bevuta, senza però renderla particolarmente impegnativa: si dividono la scena note di frutta sotto spirito, tostature è caffè, che scivola un po' in secondo piano rispetto all'aroma. Appropriata anche la leggera acidità finale, con un retrogusto amaro di caffè e di torrefatto, di nuovo rafforzato da un morbido calore etilico. Abbastanza pulita (ma si può migliorare) sia al naso che in bocca, raggiunge sicuramente il proprio culmine nel momento dell'ingresso in bocca. Come detto, birra davvero morbida e vellutata, che è un piacere far "girare" nel palato prima di deglutire ed essere piacevolmente riscaldati dall'alcool. Formato: 33 cl., alc. 8,2%, IBU 74.5, scad. 01/02/2014.
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