Fantôme Printemps, Fantôme d'Eté, Fantôme Automne e Fantôme Hiver sono le quattro birre che l’estroso birraio Dany Prignon, Brasserie Fantôme, dedica alle stagioni dell’anno. Queste “Saison d'Erezée”, in onore dell’omonimo paese nei pressi di Soy, dove ha sede il birrificio, vengono realizzate di volta in volta secondo la fantasia di Dany o, dicono i maligni, semplicemente con quello che trova nei campi vicino a casa. Chi beve con regolarità Fantôme sa benissimo che questa è una caratteristica tipica non solo di queste birre "stagionali" ma quasi di ogni altro prodotto Fantôme: di nuovo i maligni dicono che Prignon imbottigli qualsiasi cosa produca senza far troppa attenzione alle etichette che ha a disposizione.
Potreste così trovare nella bottiglia una birra che è in verità un’altra; fino a poco tempo fa il birrificio non indicava in etichetta neppure il lotto di produzione, mentre nelle ultime Fantome che ho acquistato è per lo meno presente questa indicazione, utilissima nel caso vi sia capitata una bottiglia in particolare “stato di grazia” e desiderate riacquistarla. Per tornare alle birre dedicate alle stagioni, si noti che la gradazione alcolica (8%) è identica per tutte e quattro, sia che ci sia la necessità di riscaldare o rinfrescare chi beve, e che la gradazione è la stessa della Fantôme Saison, nonché della Chocolat (non pensate ad una birra scura, però) e alla Brise-BonBons!. Volete malignare e insinuare che si tratti sostanzialmente delle stessa birra, alla quale Dany aggiunge ogni volta qualche ingrediente segreto buttandolo nel “pentolone”?
La Fantôme Hiver si presenta di color arancio opaco, con una bella testa di schiuma biancastra, compatta e quasi pannosa, molto persistente. Al naso c’è una netta presenza di acido lattico, formaggio e sudore, nonché qualche nota ancora meno gradevole che farebbe venir quasi in mente lo stallatico; dopo qualche minuto la birra si apre, sorprendendoti, ed affiorano come per incanto sentori di fiori bianchi, legno umido, arancio, persino di pasticceria! Un po’ meno spiazzante il gusto, dove attorno alla sempre presente acidità lattica gira un piccolo mondo fatto di biscotto, uva bianca, mela verde, polpa d’arancio, un accenno di miele; l’alcool è molto ben nascosto, e tutto sommato si crea un buon equilibrio tra tutte le diverse componenti. Chiude leggermente amara, con un mix di yogurt, erbe officinali e nocciolo di pesca. Gradevole in bocca, mediamente carbonata e corpo medio, questa bottiglia di Hiver appare un po’ confusa e ci sarebbe da stupirsi del contrario, quando si parla di Fantome; ma quella che sembrerebbe un birra con parecchi difetti risulta alla fine una buona e soddisfacente bevuta, anche se questa volta non avviene quel piccolo miracolo - di emozioni – che a volte Dany Prignon riesce a mettere in una bottiglia.
Formato: 75 cl., alc. 8%, lotto BJ13, scad. 12/2016, pagata 7.60 Euro
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio. E visto che parliamo di Fanrtome, prendete questo "disclaimer" MOLTO sul serio.
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