E’ sempre con piacere che mi accingo a stappare una bottiglia del birrificio di Marshall, Michigan, chiamato Dark Horse e fondato nel 1997 da Bob Morse e dal figlio Aaron come ristorante/brewpub ma, visto lo scarso successo, convertito poco tempo dopo in birrificio con piccola taproom annessa. La loro storia l'avevo riassunta qui.
Alla Dark Horse non nascondono di amare le birre “scure”, probabilmente ispirati dalle produzioni del vicino di casa (50 km) Bell’s, che ogni anno organizza l’Annual All Stouts Day celebrandolo con un’intera batteria di spine dedicate a quello stile. Aaron Morse assieme al birraio "Noonie" Newsome ne propongono ben cinque: One Oatmeal Stout, Fore Smoked Stout, Too Cream Stout, Tres Blueberry Stout e Plead The 5th. A queste si deve aggiungere la Reserve Special Black Ale, una birra particolarmente significativa in quanto è stata quella con la quale il birrificio da debuttato quasi venti anni fa. Come Morse spiega in questo video, il nome è curiosamente stato invertito rispetto a quello originale di Special Reserve Black Beer, a seguito di lamentele di un birrificio che sosteneva di avere il diritto esclusivo di utilizzare il nome "Special Reserve". Dark Horse, a quel tempo un minuscolo e modesto brewpub di provincia, ha preferito non entrare nel contenzioso cambiando il nome con l'inversione dell'ordine delle parole; al misterioso birrificio che ha avanzato le pretese è stato dedicato l'asino protagonista dell'etichetta disegnata da Morse stesso. A voi decidere se si tratti di un semplice asino (donkey) o di un "coglione" (jack ass, termine inglese che identifica l'asino maschio ma anche, più informalmente, l'idiozia umana).
La birra.
Assolutamente nera, forma nel bicchiere un discreto cappello di cremosa schiuma nocciola che svanisce abbastanza rapidamente. Il naso, all’apparenza dominato dal caffè e dall’orzo tostato, cela invece più in secondo piano un’interessante complessità nella quale trovano posto note di pelle/cuoio, cioccolato, caramello, frutta secca e legno affumicato. Al palato c’è un perfetto compromesso che garantisce sia un’ottima scorrevolezza che una sensazione palatale morbida e gradevole per una birra dal discreto contenuto alcolico (7.5%); poche le bollicine. Notevole l’intensità del liquido nero, ricco di tostature e caffè, liquirizia e cioccolato, caramello bruciato: gli elementi in gioco sono relativamente pochi ma disposti con grande pulizia ed equilibrio, a comporre una Black Ale amara che riscalda quanto basta e lascia il palato pulito ad ogni sorso grazie all’acidità dei malti scuri e alla generosa luppolatura, quest'ultima un po' ammorbidita dagli otto mesi passati dall'imbottigliamento. Si congeda con caffè e tostature che vengono accompagnate da una carezza etilica e qualche suggestione di legno affumicato; il risultato è un’ottima birra, con quell'elevato rapporto intensità-facilità di bevuta che contraddistingue molte delle produzioni Dark Horse. Non ci sono effetti speciali o fuochi d’artificio, ma tanta sostanza in una birra apparentemente semplice che, se bevuta con la dovuta attenzione, regala piccole emozioni celate nei dettagli.
Formato: 35.5 cl., alc. 7.5%, IBU 67, lotto BLK149, imbott. 25/02/2016, prezzo indicativo in Europa 4.00/5.00 Euro (beershop)NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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