All'ultima edizione del Salone del Gusto di Torino ha partecipato anche l'associazione Slow Beer Brasile: non era purtroppo presente una selezione di microbirrifici brasiliani ma solamente la beefirm Experimento Beer, fondata nel 2014 da Artur Schuler assieme ad Anna Paula Diniz, art director dello studio DoDesign; lo studio cura il sito internet di Slow Food Brasile e ha lavorato ad alcuni progetti per la realizzazione d'imballaggi a basso impatto ambientale. Schuler è invece interessato a valorizzare con le sue birre alcuni frutti nativi del Brasile (presidi Slow Food) minacciati dal pericolo di estinzione; grazie alla collaborazione di João Palmeira, coordinatore dell'a ONG chiamata APA-TO, sono state coinvolte diverse comunità di piccoli produttori che praticano agricoltura sostenibile.
La beerfirm ha debuttato con la Saison Umbu, prodotta con il 10% dell'omonimo frutto nativo della regione semiarida brasiliana del Sertão. Di passaggio in Italia, Schuler ha realizzato una birra (ancora non svelata) assieme al birrificio Baladin ed ha partecipato ad alcuni laboratori presso il Salone del Gusto.
Lo scorso gennaio è arrivata una seconda Saison che utilizza questa volta il Murici: frutto della Byrsonima crassifolia, arbusto alto sino a 10 metri che cresce nelle foreste tropicali e nelle savane. Piccoli (2 cm di diametro) e gialli, i murici vengono utilizzati quasi esclusivamente dalle popolazioni locali: hanno sapore acidulo e sono consumati freschi, cotti oppure usati per produrre gelati, bevande rinfrescanti e liquori. Il frutto deperisce velocemente ma si mantiene per mesi se conservato in vasi pieni d'acqua, ed è in questo modo che viene venduto nei mercati locali.
La birra.
In etichetta le coordinate geografiche della città di Augustinópolis (stato del Tocantins) da dove i frutti, impiegati nella quantità pari al 10%, sono stati raccolti. La birra viene prodotta presso gli impianti della Cervejaria Loba, 150 chilometri a sud di Belo Horizonte, dove ha sede la beerfirm.
Di colore velato, dorato e leggermente pallido, forma un discreto cappello di schiuma bianca e cremosa dall'ottima persistenza. Al naso profumi di agrumi (limone, lime), fiori bianchi, banana acerba, una delicata speziatura che ricorda il coriandolo; buona la pulizia, non c'è però nulla di quel carattere rustico che sempre vorrei trovare in una Saison. Il gusto mostra una buona corrispondenza con l'aroma: i malti (pane, crackers e miele) non reclamano ruolo da protagonisti ma lasciano spazio agli agrumi e ad un po' di banana, affiancati dal coriandolo: c'è un buon livello di secchezza a garantire un effetto dissetante e rinfrescante, mentre la delicata chiusura amara porta equilibrio con note terrose, di radice e di scorza d'agrume. Le mancano un po' di bollicine a darle ulteriore vivacità, ma complessivamente è una Saison pulita e priva di difetti che si beve con grande facilità. Buona l'intensità dei sapori, un po' carente l'espressività del lievito ed il carattere che ne deriva, del tutto privo di qualsiasi componente rustica: accontentandosi, si beve comunque discretamente.
Formato: 60 cl., alc. 5.5%, IBU 27, lotto 002, scad. 12/2016.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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