Della Velvet Merlin di Firestone Walker (Paso Robles, California) vi avevo parlato in questa occasione. Una stout all’avena che il birraio Matt Brynildson aveva ideato ispirandosi al The Real Ale Almanac di Roger Protz: la birra aveva superato il giudizio dei fondatori Adam Firestone e David Walker ed era stata lanciata come produzione autunnale disponibile solo alla taproom del birrificio: il nome scelto fu Velvet Merkin. L’aumento delle richieste da parte dei clienti ne permise qualche anno dopo anche la produzione su grande scala e la conseguente messa in bottiglia: c’era solo d’affrontare il problema del nome. Il termine “merkin” in inglese indica infatti una piccola parrucca per coprire i genitali utilizzata soprattutto dall’industria cinematografica nelle scene di nudo. La stout fu allora rinominata Velvet Merlin, con riferimento al mago Merlino ma anche al soprannome del birraio Brynildson: “inizialmente non ero contento, ma poi ho dovuto ammettere che potevano sorgere dei problemi a distribuire una birra chiamata Velvet Merkin. Dopo tutto la parola davvero importante nel nome è Velvet (velluto) in quanto descrive la consistenza che ho voluto dare a questa birra”.
Il nome Velvet Merkin è stato riesumato quando il birrificio ha deciso di far uscire una versione barricata della Velvet Merkin, leggermente modificata con aggiunta di lattosio. Nel 2016 il lattosio, assieme all’avena, è stato il protagonista della prima birra al carboazoto di Firestone: la Nitro Merlin, variante della Velvet Merlin, era sino alla fine dello scorso anno disponibile solamente in fusto. A gennaio 2018 l’annuncio delle prime lattine: “volevamo replicare l’esperienza della spinatura al carboazato, dalla bellissima schiuma al mouthfeel cremoso. Abbiamo inizialmente pensato ad introdurre la solita pallina nella lattina ma il suo utilizzo comportava anche l’immissione di una percentuale di ossigeno che avrebbe influito negativamente sulla freschezza e sulla shelf life del prodotto. C’è voluto molto lavoro sulla linea di produzione delle lattine, ma siamo molto soddisfatti del risultato”. Alla Firestone hanno risolto il problema posizionando al termine della linea d’inlattinamento una macchina che immette alcune gocce di nitrogeno: immediatamente il nitrogeno liquido rilascia una componente gassosa che va a riempire la lattina occupando il vuoto che si crea tra il liquido ed il coperchio.
L’esperienza nitro si completa con il “surge pour”: le istruzioni grafiche vi invitano a capovolgere la lattina per tre volte prima di stapparla e poi versarla con vigore in verticale al centro del bicchiere. In questo modo potete ammirare la risalita dal basso verso l’alto delle bollicine di nitrogeno che colorano momentaneamente la birra di bianco e vanno a poi a formare la cremosa schiuma.
Lattosio escluso, la ricetta della Nitro Merlin è la stessa della Velvet Merlin: malti Maris Otter, 2-Row Pale, Roast Barley, English Dark Caramel, Medium Caramel, Carafa e avena (15%); l’unico luppolo utilizzato è il Fuggle (coltivato negli Stati Uniti).
Il suo colore è un ebano scurissimo e forma un generoso cappello di schiuma cremosa e compatta, dall'ottima persistenza. Pulito ed elegante, l’aroma regala profumi di chicchi di caffè, orzo tostato e caffelatte; in secondo piano si scorgono note di cacao e tabacco, frutti di bosco. La sensazione palatale che è il fulcro delle birre al carboazoto è davvero gratificante: poche bollicine, consistenza morbida e vellutata, cremosissima. La bevuta è intensa e perfettamente bilanciata: si parte dal dolce di caramello, caffelatte e cioccolato al latte per poi arrivare all’amaro del caffè e delle tostature. Chi non ama l’acidità portata dai malti scuri troverà qui un grande alleato nel lattosio, capace di addomesticare ogni spigolo e garantire un percorso liscio e morbido dall’inizio alla fine. Equilibrata, semplice, facilissima da bere, ogni cosa al posto giusto: livello davvero elevato per la Nitro Merlin Milk Stout di Firestone Walker.
Formato 35.5 cl., alc. 5.5%, IBU 27, lotto 06/04/2018, prezzo indicativo 4.50-5.00 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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