Torna sul blog il birrificio Hilltop di Bassano Romano (Viterbo) a pochi chilometri dal lago di Bracciano; il suo impianto s'accende nell'agosto 2014 ma in precedenza, nell'attesa della messa in funzione, le birre erano stato prodotte per un breve periodo presso impianti terzi. Il birrificio è gestito interamente dalla famiglia irlandese/inglese Gallagher-Deeks, residente in Italia da trent'anni: i genitori Barry ed Eithne si occupano della parte gestionale ed amministrativa lasciando libero in sala cottura il figlio Conor, la cui formazione passa dall'homebrewing al diploma all'Institute of Brewing & Distilling per terminare con un praticantato di quasi tre anni presso Birra del Borgo. Alle operazioni (grafica e critica, dicono) partecipano anche le sorelle Tess ed Aisling. E' su di un impianto da sei barili proveniente da Manchester che ha preso vita la Barry's Bitter, birra dell'esordio che viene realizzata con malti e luppoli inglesi; la seguono la American IPA chiamata Hop Hill, la Belgian Strong Ale ZenZero e la Golden Ale Bella Blonde. Il portfolio è stato poi arricchito da diverse collaborazioni, birre stagionali e occasionali: al momento il database di Untappd ne elenca trentasette.
Hilltop ha radici irlandesi e una delle sue produzioni meglio riuscite è la Gallagher Stout che abbiamo assaggiato in questa occasione. Una birra che è stata utilizzata in seguito come base di partenza per piacevoli divagazioni come ad esempio la Americano, versione “corretta” con aggiunta di lattosio, caffè e sciroppo d’acero; la sua edizione 2.0 ha introdotto la variante caffè d’orzo, mentre è da poco arrivata la sorella “maggiore” e potenziata chiamata Un Americano. Stessi ingredienti dell’Americano ma contenuto alcolico in percentuale che sale da 5.5 a 7.3.
La birra.
Il suo vestito è prossimo al nero, la schiuma è cremosa, compatta ed ha un’ottima persistenza. Caffelatte, cioccolato al latte e orzo tostato sono al centro di un bouquet aromatico pulito ed elegante: in secondo piano si scorgono lo sciroppo d’acero, la frutta sotto spirito, un tocco di fumo/cenere. La leggera morbidezza donatale dal lattosio è un po’ disturbata da qualche bollicina di troppo: la facilità di bevuta non è però in discussione e questa “Americano” procede bilanciata tra un inizio dolce di caramello e cioccolato al latte e un amaro nel quale si fanno strada caffè, tostature e qualche sfumatura di cenere/tabacco. Il lattosio riduce ai minimi termini l’acidità tipica dei malti scuri e, dopo una chiusura ricca di caffè, c’è un delicato strascico di caffelatte, cioccolato e sciroppo d’acero. Non fatevi ingannare dai descrittori: non siamo davanti ad una di quelle “finte” birre dessert che stanno purtroppo invadendo sempre di più il mercato. L’Americano di Hilltop è una birra in tutto è per tutto nella quale c’è pulizia, intensità ed equilibrio, l’alcool è perfettamente nascosto e manca solo un po’ più di definizione. Il livello rimane comunque alto, la colazione è servita e la giornata può iniziare nel migliore dei modi.
Formato 33 cl., alc. 7.3%, lotto 18006, scad. 01/02/2019, prezzo indicativo 5.50-6.00 Euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
Nessun commento:
Posta un commento