Torniamo ad incontrare i Buskers, progetto "itinerante", secondo la loro propria definizione, che abbiamo presentato in questa occasione. Questa volta la collaborazione è con Extraomnes, situato nella provincia (belga) di Marnate (Va); va da sé che una bottiglia uscita dalle porte di Marnate si porti dietro forti legami con la tradizione brassicola belga; ma il nome Devochka è prima di tutto un omaggio allo Stanley Kubrick di Arancia Meccanica. Nel personale linguaggio dei drughi kubrickiani, "devochka" significa "ragazza"; molto bella la surreale etichetta (cane volante a due teste e tentacoli), realizzata da Felideus. Per la ricetta sono stati impiegati malti Pils e Cara, lievito Trappist e, tra i luppoli utilizzati, c'è l'E.K. Goldings per l'amaro ed il Centennial in dry hopping. All'aspetto è di color oro carico, velato; la schiuma, generosa, è leggermente "sporca", cremosa e molto persistente. L'aroma è molto pulito ed elegante: agrumi (arancio e mandarino), pesca bianca, ci sembra anche d'intercettare qualche sentore di frutti di bosco rossi (fragola e lampone?), spezie. La carbonazione abbastanza contenuta ci sorprende un po'; per il resto è una birra dal corpo medio che ha una buona morbidezza in bocca. Il gusto ci sembra più muscoloso e meno raffinato dell'aroma: leggera entrata di biscotto, seguita da un fruttato dolce e sciropposo molto intenso (arancio e pesca gialla), caramello; "a rimorchio" arriva un amaro deciso, erbaceo e pepato, a punzecchiare la bocca venendo un po' in soccorso di una carbonazione bassa. Bella chiusura secca, a ripulire completamente il palato, seguito da un retrogusto che ricalca l'amaro descritto in precedenza. L'alcool (8.8%) è molto ben nascosto, portando un leggero tepore etilico solo a fine corsa. Si tratta di una belgian strong ale molto luppolata ("let there be hop", recita in un angolo l'etichetta) che, giusto per dare un'idea a chi fosse interessato a provarla, si potrebbe vagamente accomunare alla Chouffe Houblon, alla Urthel Hop-It o alla Troubadour Magma. Formato: 33 cl., alc. 8.8%, lotto 168 12, scad. 01/2014, prezzo 4.30 Euro (beershop, Italia).
io le trovo abbastanza diverse :)
RispondiEliminaa parte la beviibilità "killer" dell'imperial zest, superiore a questa... come il nome (Zest) suggerisce gli agrumi nella imperial zest sono molto più evidenti.
Se non erro cambia anche il lievito usato: Trappist per Devochka, Saison per la Zest.