giovedì 13 aprile 2017

CRAK NEIPA (Citra, Mosaic, Motueka)

Ritorna dopo poche settimane sul blog il birrificio CR/AK, fresco di una bella esperienza come ospite al Hunahpu's Day 2017 organizzato dal birrificio Cigar City Brewing a Tampa, Florida, nel corso del quale ha presentato le proprie birre della serie Cantina. Noi torniamo invece a parlare di New England/Cloudy/Juicy IPA: la prima prodotta da CR/AK è nata dalla collaborazione con il birrificio norvegese Nøgne Ø e ne avevamo parlato in questa occasione. 
La scelta commerciale di CR/AK vuole che accanto ad un ristretto nucleo di birre prodotte tutto l’anno ce ne sia un numero molto più elevato che vengono prodotte solo occasionalmente: mi riferisco alla “Hop Series”, ovvero diverse declinazioni dello stile IPA che di volta in volta sono realizzate con diverse tipologie di luppolo. Non so se l’intenzione sia di applicare lo stesso modello anche alla New England IPA (NEIPA): fatto sta che la collaborazione con Nøgne, prodotta con luppoli Citra, Galaxy ed Ekuanot, ha già subìto una variazione nella sua nuova edizione. Scompare nei “crediti” d’etichetta il birrificio norvegese e il risultato è una NEIPA 100% CR/AK prodotta con Citra, Mosaic e Motueka "nella più grande quantità mai utilizzata", dicono da Campodarsego : 30 grammi al litro.  Il suo debutto avviene lo scorso 27 marzo, la stessa data d’imbottigliamento riportata in etichetta: allo spaccio del birrificio, imitando quello che accade negli Stati Uniti, viene imposto un limite d’acquisto: sei bottiglie per ogni persona, con nuova veste grafica a spezzare il legame con la precedente NEIPA collaborativa. In etichetta c’è un tetrapack a simboleggiare il carattere “succoso” della birra.

La birra.
Il look è quello tipico delle New England IPA, quello che fino ad un paio di anni fa avrebbe fatto inorridire anche la maggior parte dei beer-geeks che oggi venerano queste birre: arancio pallido torbidissimo e schiuma appena “sporca”, scomposta e saponosa, abbastanza veloce nel collassare nel bicchiere. L’aroma è un gradevole cocktail di frutta tropicale, intenso e pulito: ananas e pompelmo, mango e cedro con altre declinazioni di agrumi (arancio, mandarino) che il variare della temperatura fa emergere. La finezza non è solitamente la caratteristica principale delle Juicy IPA ma in questo caso direi che si è raggiunto un discreto livello. 
Per quel che riguarda il mouthfeel, devo ripetere quanto detto in occasione della NEIPA realizzata con Nøgne: la sensazione palatale è gradevole benché non particolarmente morbida o cremosa come vorrebbero invece i dettami di questo sottostile di IPA. Il gusto segue con buona corrispondenza l’aroma, regalando un analogo cocktail succoso e fruttato (ananas, mango, pompelmo rosa, arancia, mandarino) molto intenso e nel quale l’alcool (7.5%!) è praticamente inesistente; la bevibilità ne trae ovviamente giovamento e si spinge livelli molto alti. Pulizia e secchezza sono altre caratteristiche positive di una Juicy IPA molto gustosa, per nulla cafona e con qualche ambizione verso un’eleganza che sembra ancora difficile da raggiungere. L’amaro è piuttosto contenuto, un breve passaggio a fine corsa al quale fa subito seguito il ritorno nella frutta tropicale. E’ quel lieve raschiare dell'amaro, quel lieve pizzicare in gola che rimane dopo ogni sorso il tallone d’Achille di molte di queste New England / Juicy IPA: anche questa interpretazione di CRAK non se lo fa mancare, sebbene la sua presenza non sia particolarmente fastidiosa. Rimane comunque una bella bevuta e secondo il mio gusto anche un pelino “migliore” rispetto alla collaborazione con Nøgne.
Formato: 33 cl., alc. 7.5%, imbott. 27/03/2017, scad. 27/06/2017, prezzo indicativo 5.50/6.00 Euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

Nessun commento:

Posta un commento