Eccomi ad ospitare ancora una volta il birrificio Hoppin' Frog, uno dei protagonisti di questo 2017 con le sue intense e ricche birre scure. E’ il risultato di una serie di collaborazioni che il birrificio guidato dalla “rana” Fred Karm ha realizzato nel corso del 2016, soprattutto in territorio europeo. L’Hoppin Frog 2016 European Collaboration Tour, che ha replicato quello svolto nel 2012, ha coinvolto la beerfirm To Øl (SS Stout), gli inglesi di Siren (la piccante 5 Alarm) e i norvegesi di Lervig con la massiccia Sippin' Into Darkness Imperial Stout, bevuta qualche settimana fa.
Nel weekend del 13-14 maggio 2016 Hoppin’ Frog è tra i birrifici presenti alla Copenhagen Beer Celebration: un appuntamento ormai fisso per il birrificio al quale l’11 maggio viene anche dedicato un Tap Takeover al locale Fermentoren della capitale scandinava. Questo brewpub, popolare meta tra i beergeeks, è di proprietà di Søren Wagner e Jay Pollard: le sue birre sono prodotte presso il birrificio Ølkollektivet che i due soci hanno rilevato nel 2015. La lunga storia ve l’avevo già raccontata presentando la beerfirm Dry & Bitter, anch’essa posseduta da questi due soci, che ha debuttato nel 2015: tra Copenhagen Beer Celebration e Fermentoren, Hoppin’ Frog trova anche il tempo per realizzare una birra assieme a Dry & Bitter, una massiccia Baltic Porter con aggiunta di pepe nero. Qui trovate il video girato da Karm assieme a Søren Wagner nel giorno della cotta. La versione prodotta sugli impianti della Ølkollektivet/Dry & Bitter ha un ABV del 10.5% e i primi fusti iniziano ad arrivare al Fermentoren alla fine dell’estate 2016. Nello stesso periodo è pronta anche la versione della stessa birra (10%) che Karm realizza sugli impianti di Hoppin’ Frog: è possibile acquistarla a partire dal 13 agosto alla taproom del birrificio al prezzo di 9,99 dollari per il bomber da 65 cl. Non ho trovato notizie precise sulla ricetta di questa Baltic Porter “di vecchia scuola”: in un’intervista ad un blog svizzero, Karm dichiara solo che sono stati utilizzati malti inglesi di Thomas Fawcett & Sons per ottenere un profilo rustico e quelle note di liquirizia che sono particolarmente apprezzate in Danimarca.
La birra.
Assolutamente splendida nel bicchiere grazie al suo color ebano scurissimo e ad una generosa testa di schiuma cremosa e compatta, dall’ottima persistenza. L’aroma è dolce e liquoroso, sicuramente più ricco che elegante ma ugualmente di grande impatto: pane tostato, biscotto, pan di spagna bagnato, liquirizia, fruit cake, qualche accenno di caffè. Al palato la birra mostra una scorrevolezza davvero notevole per la sua gradazione alcolica: il corpo (medio) non è affatto ingombrante, la carbonazione è bassa con una consistenza solo leggermente oleosa che non cerca di enfatizzare la morbidezza. Il gusto ripropone in buona parte quanto anticipato dall’aroma: prevale il dolce (caramello, liquirizia, fruit cake) che viene in parte bilanciato dalle delicate tostature del pane; l’alcool non si nasconde e la frutta sotto spirito (uvetta, prugna) riscalda tutta la bevuta senza mai “bruciarla”. Splendido il gran finale, nel quale le tostature divengono più evidenti e sono accompagnate da accenni di cioccolato, mentre l’alcool continua ad accompagnare il lento, lascivo sorseggiare.
Una “big beer” esuberante e potente, Hoppin’ Frog style: pensate ad una Baltic Porter realizzata con la stessa mano che ha creato B.O.R.I.S e D.O.R.I.S, il livello non è esattamente quello ma si viaggia ugualmente in prima classe. Non ho provato la versione prodotta dalla Dry & Bitter in Danimarca, ma se v’interessa ne trovate una recensione qui.
Formato: 65 cl., alc. 10%, lotto e scadenza non riportati, prezzo indicativo 16.00-17.00 Euro (beershop)NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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