venerdì 21 aprile 2017

Modern Times Haunted Stars


Torniamo a parlare del birrificio Modern Times, fondato da Jacob McKean nel quartiere Point Loma di San Diego e che avevamo ospitato proprio un anno fa con un paio di ottime produzioni. 
Blazing World (Amber Ale), Fortunate Island (American Wheat), Black House (Coffee Stout) e Lomaland (Saison) sono le quattro birre che vengono prodotte in lattina durante tutto l’anno; a queste s’affiancano le bottiglie (65 cl) della IPA Orderville, della Gose all’albicocca Fruitlands, e della Stout City of the Dead.  Oltre a queste vi è un ampio numero di produzioni stagionali ed occasionali che hanno contribuito a far lievitare a quasi 200 il numero delle etichette prodotte da maggio 2013 ad oggi. Modern Times presenta ogni anno un calendario con il quale viene annunciata la nuova birra speciale che sarà messa in vendita per ogni mese. La novità di novembre 2016 era rappresentata da una imperial porter (8%) alla segale chiamata  Haunted Stars. Una ricetta che prevede un solo luppolo (Northern Brewer) e un ricco parterre di malti che include Optic, Munich, Crystal 20, Crystal 60 e Midnight Wheat; per quel che riguarda la segale vengono utilizzati Flaked Rye e Chocolate Rye.

La birra.
Nel bicchiere è splendida, quasi nera e sormontata da un’abbondante e cremosa testa di schiuma nocciola che mostra una buona persistenza. La ricetta non prevede utilizzo del caffè (una della specialità del birrificio di San Diego) ma i suoi profumi sono ugualmente dominano l’aroma. Non c’è molto altro, a dire il vero: tostature, una delicata speziatura donata dalla segale, qualche accenno di carne. Il naso è onestamente un po’ deludente ma è una birra che si riscatta al primo sorso. 
La sensazione palatale è perfetta: poche bollicine, corpo medio, una cremosità ed una morbidezza davvero notevoli se si considera l’utilizzo della segale e, secondo quanto dichiara l’etichetta, l’assenza di avena.  La scorrevolezza è altrettanto sorprendente: le tostature sono molto intense, s’intrecciano alle note di caffè e a quelle terrose apportate dai luppolo. Il dolce è davvero ridotto ai minimi termini, c’è giusto quel velo di caramello necessario in sottofondo ma la bevuta procede dritta e spedita nel territorio del torrefatto regalando solo qualche suggestione di cioccolato fondente. Nessun fronzolo, quasi un trionfo del “less is more”: la grande pulizia e l'eleganza dei pochissimi elementi in gioca fanno sì che la bevuta non diventi mai noiosa. L’alcool è ben dosato  e riscalda quanto basta senza mai rallentare il ritmo dei sorsi: una imperial porter che non fa gridare al miracolo me che è davvero ben fatta e si beve con grande soddisfazione, rispettando gli standard elevati tipici del birrificio di San Diego.
Formato: 65 cl., alc. 8%, imbott. 18/10/2016, prezzo indicativo 16,00-18,00 Euro (beershop)


NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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