martedì 10 ottobre 2017

DALLA CANTINA: Cantillon Saint Lamvinus 2013

La prima bottiglia di Saint Lamvinus di Cantillon è datata 1995: se il lambic è da molti considerato l’anello di congiunzione mancante tra il mondo della birra e quello del vino, e in quell’anno Jean-Pierre Van Roy vuole fare un ulteriore passo in avanti verso quest’ultimo, del quale egli è un grande appassionato. Quelle prime bottiglie non furono però prodotte a Bruxelles ma in territorio francese ed esattamente a Saint-Émilion, una delle zone vinicole più pregiate della zona di Bordeaux (Côtes de Bourg); da un’idea di Pascal Delbeck dello Château Belair di Saint-Emilion, un blend di uva Merlot e Cabernet fu aggiunto a lambic di due anni inviato dal Belgio e il risultato fu poi messo a maturare in botti che avevano in precedenza contenuto vino rosso. Nacque così la Saint Lamvinus, nome che unisce tutti e tre i protagonisti:  Saint (Émilion) Lam(bic)vinus(vino in latino). 
Il successo di questo druivenlambic fu immediato e per aumentarne la quantità le operazioni furono trasferite a Bruxelles; le ultime annate sono state tutte realizzate utilizzando uva Merlot, ma in passato ne sono state adoperate altre varietà a bacca nera, a seconda della disponibilità del raccolto. Nel 2001, anno in cui la Saint Lamvinus fu per la prima volta  esportata negli USA, fu un blend di uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot; nel 2003 solo uva Cabernet Sauvignon e la maturazione avvenne in botti ex-Porto; nel 2004 ne fu realizzata un’edizione speciale per l’Akkurat di Stoccolma; nel 2005 fu commercializzata per la prima (e ultima?) volta anche in formato 37.5 cl. 
L’uva, priva degli steli, viene aggiunta al lambic di 16-18 mesi in serbatoi d’acciaio per circa  due mesi per l’estrazione dei tannini; la maturazione avviene poi in botti di rovere francese cui segue l’imbottigliamento senza ulteriore miscelazione che solitamente avviene verso la fine di ottobre. Nel 2016 è apparsa sul mercato anche la Saint Lamvinus Grand Cru, un blend di due botti di lambic di tre anni con uve Merlot e una botte di lambic di un anno.

La birra.
Il millesimo 2013 di Saint Lamvinus si presenta nel bicchiere di un acceso color ambrato con riflessi che vanno dal rosa al rosso vermiglio; la schiuma biancastra è tanto esuberante nel nascere quanto rapida nel dissolversi. Al naso ci sono le note “selvagge” e funky tipiche del lambic (legno, polvere, cantina, pelle di salame e legno umido) che viaggiano fianco a fianco a note floreali e profumi aspri di uva e frutti di bosco, qualche accenno dolce di ciliegia. Il bouquet è molto pulito e bilanciato in maniera piuttosto elegante tra le varie componenti. A quattro anni dalla messa in bottiglia le bollicine sono ancora vivaci e contribuiscono a creare una sensazione palatale ancora piuttosto fresca e scattante, molto secca: il gusto è ricco di frutta aspra e ripropone quanto anticipato dall’aroma: soprattutto uva e limone, frutti di bosco, alla cui asprezza si contrappone un velo dolce che ricorda la ciliegia. Molto in sottofondo s’avverte anche qualche lieve spunto acetico che non disturba per nulla una bevuta davvero splendida, appagante, estremamente dissetante e rinfrescante, attraversata da una piacevole acidità lattica. Lasciandola riscaldare la Saint Lamvinus di Cantillon s’arricchisce della complessità delle note rustiche e funky del lambic, soprattutto nel retrolfatto: emerge anche una leggera nota etilica con un lieve tepore a “spingere” la bevuta più in territorio vinoso. Chiude con una delicata nota amaricante di tannini e scorza di limone. 
Grande birra, davvero emozionante, ancora molto in forma, sorprendentemente viva e “fresca e con un potenziale d’invecchiamento ancora enorme, resistenza del tappo permettendo. Prezzo e reperibilità sono i principali ostacoli da affrontare per chi volesse metterne un po'  in cantina; peccato, perché Saint Lamvinus è una birra non difficile da apprezzare anche a chi sta muovendo i primi passi nel mondo delle fermentazioni spontanee. 
Formato: 75 cl., alc. 5%, imbott. 31/10/2013, scad. 01/10/2023, prezzo indicativo 17-20 euro (beershop)

NOTA:  la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

2 commenti:

  1. Se la Vigneronne è già impossibile da trovare, figurati questa. Alcune Cantillon non le vedrò mai.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Devi tenere d'occhio i vari beershop, on.line e non. Quando arrivano spariscono in pochissimo tempo.. bisogna essere rapidi!

      Elimina