lunedì 4 novembre 2013

To Øl Raid Beer

Di certo i due danesi di To Øl (Tobias Emil Jensen e Tore Gynth) non fanno molto per scrollarsi di dosso il fantasma del loro famoso mentore Mikkeller (tra l'altro loro professore al liceo, come detto qui). Stesso modello di business adottato (quello del birraio zingaro, senza impianti), stesso produttore privilegiato (il belga De Proef) ed un portafoglio di birre che attinge passo dopo passo a quanto fatto dal più famoso Mikkel Borg Bjergsø. Se Mikkeller aveva stravolto lo stile lager, tradizionalmente associato a blandi prodotti industriali, infarcendolo di luppoli americani e creando la American Dream, i due allievi prendono in prestito l'idea e creano la loro Raid Beer. L'assonanza rimanda chiaramente a Ratebeer; non sappiamo se la birra sia un tributo alla comunità di beer geeks più famosa al mondo, o se sia una sua parodia. Fatto sta che i birrai hanno anche creato un apposito sito ( www.raidbeer.com ) dove potete inserire e dare un voto a praticamente qualsiasi cosa, come le Pamela Andersons Tits ad esempio.  Questa lager  (stiamo parlando di una bassa fermentazione, quindi) passa per un bouquet luppolato fatto di Simcoe, Citra, Nelson Sauvin e Centennial ed una percentuale di fiocchi d'avena per dare un po' più di morbidezza palatale. Chiude la descrizione dell'etichetta la frase "a volte da ubriachi si vedono le cose in maniera migliore".
Colore ramato (o ambrato scarico), opalescente; schiuma biancastra, molto fine e compatta, cremosa. L'aroma è ovviamente ruffiano come da protocollo (nessuna sorpresa in questo) pulito e fresco, ricco di pompelmo, mandarino, lime, lychee e qualche sentore floreale ed una leggera nota pepata. Leggera ma molto gradevole in bocca, watery senza mai risultare annacquata o sfuggente, mediamente carbonata. Invece dell'atteso gusto tutto agrumi e zero corpo, l'imbocco ha una discreta base maltata, anche se non molto "fragrante" (biscotto, lieve caramello) seguito da un bel carico di frutta: arancia (quasi marmellata), pompelmo, frutti tropicali dolci (mango, passion fruit). Il risultato è un atteso e poco sorprendente cocktail di frutta, pulito e ben eseguito, che asseconda perfettamente la tendenza attuale di birre facili da bere, molto secche, fruttatissime, con un finale tutto zesty (scorza d'agrumi). Non fa eccezione questa Raid Beer, una birra molto ben eseguita (come De Proef sa fare) ed  irresistibile in una afosa giornata estiva. L'avevamo infatti comprata qualche mese fa, ma ci è rimasta in frigorifero un po' più lungo del previsto. Il risultato è senz'altro gradevole ma, bevuta in Novembre, più che godere del refrigerio ci viene da pensare: ma una birra così, quante volte l'abbiamo già assaggiata negli ultimi tempi ?  
Medaglia d'oro al Beer & Whisky Festival 2012 di Stoccolma. Formato: 33 cl.. alc. 5.2%, scad. 24/01/2015, pagata 5.00 Euro (beershop, Italia).

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