Del birrificio gallese Tiny Rebel vi avevo parlato qualche tempo fa, in occasione della Urban IPA; nel frattempo le loro birre sono arrivata in Italia con una buona importazione che permette di trovarle con discreta facilità. In poco più di due anni di vita sono ormai una trentina le diverse birre prodotte, inclusi affinamenti in legno e collaborazioni.
L'attuale stagione "fredda ma non troppo" ben si presta all'assaggio della Dirty Stop Out, una stout prodotta con avena, nove tipologie di malto tra i quali anche affumicati e luppolo proveniente dalla Slovenia. Il nome fa riferimento ad un espressione informale che indica colui o colei che ha passato la notte fuori casa divertendosi, abusando magari di alcolici o - presumibilmente - finendo a letto con qualcuno.
Marrone scurissimo, schiuma abbastanza fine colore beige chiaro, cremosa, dalla buona persistenza. Al naso troviamo orzo tostato, pane nero, lievi sentori di frutti di bosco, carne affumicata e di cuoio. Gradazione alcolica (5%) contenta e corpo medio-leggero non sono comunque d'intralcio all'intensità di questa smoked stout, che regala un gusto carico di caffè, orzo tostato e liquirizia.
L'affumicatura (carne) è piuttosto lieve, facendosi avvertire solamente all'inizio (aroma) e alla fine, nel retrogusto, dopo che l'acidità del caffè ha ripulito il palato. Il finale è abbastanza lungo, ricco di eleganti tostature, di cenere e di una luppolatura lievemente terrosa. Una birra che si beve con grandissima facilità senza che l'intensità sia sacrificata: poche bollicine, molto scorrevole, con l'avena che rafforza un po' la sensazione palatale senza tuttavia raggiungere quella cremosità che ne avrebbe un po' rallentato la scorrevolezza. Pulita, semplice e ben fatta, avrei gradito forse una maggior presenza dell'affumicato ma alla sua bassa presenza potrebbero anche aver influito i mesi passati dall'imbottigliamento.
Formato: 33 cl., alc. 5%, IBU 50, lotto 302.303. scad. 03/2015, pagata 4.00 Euro (beershop, Italia).
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