Lo scorso 10 Aprile 2015 viene lanciata in anteprima, in una quarantina di locali selezionati in tutta Europa, la nuova Imperial/Double IPA del birrificio inglese Buxton chiamata Two Ton. Oltre ai 25 locali del Regno Unito, è possibile berla anche in Polonia (Varsavia e Cracovia), in due locali di Lille, a Stoccolma e Oslo, al Biercab e all’Ale & Hop di Barcellona e all’Helsinki Beer Festival. In Italia ne viene omaggiato il Tuxedo Beer House di Piacenza e, credo, un locale a Roma che non sono riuscito ad identificare. Ma questa massiccia Double IPA (11%) viene prodotta soprattutto per la Copenhagen Beer Celebration che si tiene nel weekend del 01 Maggio; il nome scelto (Two Ton) si riferisce al fatto che per produrla sarebbero state usate circa due tonnellate di malto, ovvero tutto quello che il tino di ammostamento poteva contenere. Completano l’opera luppoli americani ed australiani.
Premetto di non amare troppo questo genere di IPA (Double o Triple, a seconda di come volete chiamarle) dall’ABV a doppia cifra: ne ho trovate davvero poche veramente fatte bene e solo negli Stati Uniti (qui, qui, qui, qui e qui qualche esempio). Ma Buxton è un birrificio che mi ha dato sino ad ora delle buone soddisfazioni, e quindi ho voluto provare. Difficile infatti garantire una buona bevibilità in uno stile che prevede una robusta struttura maltata per sostenere l’abbondante luppolatura: bisogna nascondere bene l’alcool, scegliere bene i malti e, se l’attenuazione non è adeguata, spesso la bevuta diventa una mappazza difficile da digerire. Altra condizione fondamentale per una bevuta soddisfacente è la freschezza, in maniera ancora maggiore che in una IPA “normale”: se lasciate svanire l’abbondante luppolatura la birra diventerà molto probabilmente un dolcione molto poco equilibrato. Almeno questa condizione è rispettata: bottiglia nata il primo aprile 2015, età ancora accettabile.
Nel bicchiere arriva di un bel colore ambrato, con intensi riflessi rossastri e arancio: la schiuma avorio è compatta e cremosa, dalla trama fine e dall’ottima persistenza. L’aroma è ovviamente ancora fresco, con un’ottima intensità che si avverte anche a diversi centimetri di distanza dal bicchiere: i profumi sono ovviamente quelli della frutta tropicale (mango, ananas, melone), con qualche incursione di fragola, di agrumi e, quando la birra si scalda, di caramello e di alcool. In bocca non ci sono sconti: corpo pieno, poche bollicine, una bella cremosità data dall’utilizzo di avena. L’alcool si fa però sentire sin da subito, e nonostante la morbida sensazione palatale questa Two Ton si sorseggia piuttosto lentamente. Dopo le note maltate di caramello, fetta biscottata e miele, c’è un (troppo) breve intermezzo di frutta tropicale (mango e ananas) e subito un intenso amaro resinoso con qualche nota di pompelmo. L’alzarsi della temperature ne aumenta la dolcezza, con delle leggere sfumature di canditi e di marmellata, ma l’elevato livello di amaro riesce comunque a mantenere la birra in un sostanziale equilibrio.
In conclusione? Per quel che riguarda il mio gusto personale, che non ama particolarmente queste bombe alcoliche luppolate, avverto una presenza etilica troppo invadente, sento la mancanza di una maggiore componente fruttata e, soprattutto, ci vorrebbe più secchezza: caratteristiche che invece erano presenti in quelle poche DIPA americane dall’ABV in doppia cifra che mi erano davvero piaciute. Tralasciando “quel che piace a me”, la Two Ton di Buxton è oggettivamente una Double IPA molto pulita e ben fatta, intensa, con la quale sarete a posto per tutta la serata: il consiglio è ovviamente di berla finché è fresca e finché le temperature non diventano davvero estive. Dopo tutto è stata realizzata pensando alla Copenhagen Beer Celebration di Maggio: chi ha orecchie per intendere, intenda.
Formato: 33 cl., alc. 11%, imbott. 01/04/2015, scad. 01/01/2016.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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