Ritorna sul blog il birrificio Cloudwater, fondato da Paul Jones e James Campbell ed operativo a Manchester da marzo 2015; la loro storia avevo cercato di riassumerla qui.
Cloudwater si autodefinisce “specializzato in birre moderne e stagionali” e prosegue rilasciando novità a ritmo incalzante: sono infatti quasi 300 le etichette realizzate in tre anni di attività, ovvero due nuove ogni settimana. Leggere variazioni della stessa ricetta e collaborazioni sono all’ordine del giorno: quest’ultime – realizzate sul proprio impianto - sono state trentasei in tre anni, una al mese. Numero che cresce esponenzialmente se si prendono in considerazione anche quelle fatte sull’impianto dei birrifici “amici”.
A proposito di stagionalità ecco una delle ultime nate in casa Cloudwater: difficile pensare sempre a dei nomi nuovi quando quasi ogni settimana si fanno uscire un paio di novità e l’unica salvezza è limitarsi a citare stile e luppoli.
Le birre.
La Session IPA Simcoe Citra BBC debutta alla fine dello scorso settembre in una lattina con grafica disegnata dall’artista Mariel Osborn. La ricetta prevede malti Golden Promise, Caramel Pils, Dextrin, Caramalt e frumento maltato; luppoli Simcoe, Citra BBC, Ahtanum e Chinook per il dry-hopping ed estratto di luppolo Pilgrim in Co2 per l’amaro. Il lievito utilizzato è il WLP095.
Il suo colore è un arancio pallido piuttosto opaco e sormontato da una cremosa testa di schiuma biancastra, abbastanza compatta. L’aroma è fresco e pulito, una macedonia di frutta che include mandarino, cedro, limone, ananas, mango, litchi: un’ottima partenza che trova conferme anche al palato, a partire dal mouthfeel. E’ una (quasi) Session Beer (4.8%) piuttosto gradevole per quel che riguarda la sensazione tattile: corpo medio, poche bollicine, una “texture” morbida che a qualcuno potrà forse risultare un po’ ingombrante e che rallenta un po’ la velocità di scorrimento. L’intensità del gusto è piuttosto notevole e ripropone lo stesso mix di agrumi e frutta tropicale su di una leggera base maltata (crackers); la chiusura è moderatamente amara di scorza d’agrumi e note che richiamano l’erbaceo/vegetale più del resinoso. Pulizia ed eleganza sono a livelli molto soddisfacenti in quello che si rivela di fatto essere un dissetante e rinfrescante succo di frutta: come detto la scorrevolezza non è da record ma in questo caso un inevitabile “sacrificio” da fare per godere di un mouthfeel “cremoso”.
Da una Session IPA passiamo ora all’estremo opposto, quello delle Double: stile che ha contribuito in maniera determinante al successo di Cloudwater, a partire dalla DIPA V1.0 di gennaio 2016. La serie di queste Double IPA ispirate alla scuola del New England e rilasciate con cadenza quasi mensile è terminata a marzo 2017 con la V13; Cloudwater non ha però annunciato l’intenzione di fermarsi e produrre stabilmente una unica Double IPA, ma ha solamente deciso di “riorganizzare” le varianti in tre macrofamiglie: le NW DIPA prodotte con il lievito WLP4000 fornito dai vicini di casa della JW Lees; le IIPA usano invece il WLP001, più neutro e “pulito”, mentre le NE DIPA sono ovviamente la variante più “juicy/fruttata” grazie anche agli esteri prodotti dai lieviti WLP4000 e 095.
A inizio settembre 2017 vede la luce la NW DIPA Galaxy, quinta della serie “NW”: lievito WLP4000, malto Golden Promise, avena maltata, destrosio monoidratato, luppoli Centennial e Chinook nel fermentatore prima dell’immissione del mosto, Galaxy, Amarillo, Centennial e Citra in dry-hopping, estratto di luppolo Pilgrim in Co2 per l’amaro. Nel bicchiere si presenta di color arancio opalescente, la schiuma biancastra è abbastanza compatta ed ha una discreta persistenza. Il naso non è esplosivo – due sono i mesi passati dalla messa in lattina - ma l’aroma è fresco con un discreto livello di pulizia ed eleganza: pesca gialla, mango e soprattutto ananas guidano le danze con qualche spunto dank e "verde" in sottofondo.
Al palato la NW DIPA Galaxy di Clouwater mostra un corpo da medio a pieno, poche bollicine ed una consistenza cremosa “quasi” masticabile, virgolette d’obbligo; la bevuta parla di un succo di frutta a base di ananas, mango e pesca, pienamente corrispondente all’aroma. Non c’è quasi amaro, se si eccettua una breve parentesi resinosa finale che accompagna l’alcool nel breve retrogusto. E’ proprio la componente etilica (9%) la croce di questa birra: non è nascosta come nella sorella V13, parte in sordina ma aumenta rapidamente sfociando in un finale che a tratti ricorda la frutta sotto spirito. La bevibilità ne risente e il risultato è una Double IPA succosa e molto buona che chiede però di essere sorseggiata, anziché bevuta.
Nel dettaglio:
Session IPA Simcoe Citra BBC, formato 44 cl., alc. 4.8%, lotto 30/09/2017, scad. 01/2018.
NW DIPA Galaxy, formato 44 cl., alc. 9%, lotto 04/09/2017, scad. 12/2017.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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