Il birrificio californiano The Bruery fu uno dei primi ad attivare un programma di membership: i soci che vi aderiscono hanno la certezza di poter mettere le mani su di un determinato numero di birre difficilmente reperibili, mentre il birrificio ottiene un pagamento “anticipato” vendendo della birra che deve ancora produrre. Il successo ha spinto Patrick Rue, fondatore di Bruery, ad ampliare l’offerta creando nuovi club sempre più esclusivi (ed esosi per chi vi prende parte). Vediamoli a partire da quello “basico”, ovvero la Preservation Society che ad un costo variabile a trimestre di 50-70 dollari (a seconda delle birre e dall’opzione spedizione in California o ritiro di persona) vi garantisce tre birre con un prezzo scontato del 10% rispetto a quello di listino: l’offerta include ogni volta mesi una birra invecchiata in botte di bourbon, una acida e invecchiata in botte, una sperimentale. Potrete inoltre partecipare a vendite speciali che avvengono ogni tanto e accedere alla “tap list speciale” riservata ai membri presso le tap rooms del birrificio.
L’asticella si alza accedendo alla Reserve Society: 295 dollari all’anno vi garantiscono per il 2018 l’equivalente di un valore commerciale di 370 dollari di birre e merchandising. Potete scegliere il pacchetto dedicato alle birre “barrel aged & sour” (14 bottiglie), a quello solo “barrel aged” (12 bottiglie) o a quello solo “sour” (25 bottiglie di Bruery Terreaux). Avrete un 15% di sconto su qualsiasi altro ordine fatto sul sito on-line del birrificio e alle tasting rooms avrete accesso ad eventi speciali e a birre speciali, ovviamente da pagare separatamente. La spedizione a domicilio è un extra che vi sarà addebitato: nel caso non abbiate avrete fretta e vogliate il ritiro a mano, magari perché abitate a migliaia di chilometri di distanza, The Bruery promette di tenere in magazzino a temperatura controllata tutte le vostre birre fino a febbraio 2019. Insomma, se volete birre “rare” da scambiare o rivendere a prezzi folli su mercati secondari, fate i vostri conti: i soldi che vi chiedono di pagare potrebbero non essere così tanti, alla fine.
L’ultima frontiera è quella dell’esclusività, ovvero la “Hoarders Society”: un club al quale vengono invitati solo i clienti migliori (ovvero i più facoltosi...?). Se accettate l’invito dovrete pagare 700 dollari per ottenere, secondo l’offerta 2017: una quarantina di bottiglie, alcune prodotte in esclusiva, merchandising (bicchieri, apribottiglie, borse, spille..), sconto del 20% su ulteriori acquisti e possibilità di prenotare il doppio del numero di bottiglie riservate ai membri della Reserve Society: accesso ad eventi speciali, accesso a birre speciali presso la taproom del birrificio, sia che vogliate riempire un growler che fare un semplice beer-flight. Ovviamente non gratis. Avete speso presso The Bruery qualche migliaia di euro nel corso dell’anno e non vi anno invitato al club? Rosicate come fanno questi utenti di BeerAdvocate.
La birra.
The Grade è una delle birre dell’offerta della Preservation Society 2016. Non si tratta di una birra “in esclusiva”, ma l’essere soci vi garantiva la sicurezza di riceverla e ad un prezzo scontato del 10%. Si tratta di una baltic porter prodotta con sciroppo d’acero e fieno greco, alias trigonella, pianta appartenente alla famiglia delle leguminose.
Si veste di color ebano piuttosto scuro e mostra una generosa testa di schiuma cremosa e compatta, dall’ottima persistenza. Se (anche a voi) piace lo sciroppo d’acero ne troverete in abbondanza nell’aroma di questa birra, intenso e pulito: i suoi profumi dolci sono affiancati da quelli di biscotto, caramello, pan brioche, uvetta e prugna. La gradazione alcolica (7.6%) è tutto sommato contenuta se paragonata agli standard di un birrificio che ama spesso usare la mano pesante: ne guadagna la bevibilità ma viene a mancare un po’ di quella struttura etilica necessaria per sostenere adeguatamente tutto il dolce dello sciroppo d’acero. Anche il mouthfeel non è indenne da critiche: parte bene, morbido e avvolgente ma si assottiglia un po’ troppo man mano che la bevuta procede, sconfinando a tratti quasi nell’acquoso. Al gusto lo sciroppo d’acero è meno dominante ma complessivamente c’è corrispondenza quasi perfetta con l’aroma: caramello, biscotto, uvetta e prugna, un finale delicatamente amaro che ricorda il pane tostato. Manca un po’ l’alcool, non c’è una vera e propria fiamma a riscaldare il cuore di chi beve ma solo un debole lumicino: le cose migliorano un po’, ma non troppo, lasciandola riscaldare sino a temperatura ambente. In assenza di quel finale “in crescendo” che avrebbe meritato, la The Grade di Bruery è una baltic porter piuttosto dolce e non completamente bilanciata dall’amaro: dedicata a chi ama lo sciroppo d’acero, sconsigliata (visto il prezzo non esattamente economico) a chiunque altro.
Formato: 75 cl., alc. 7.6%, lotto 339, imbott. 30/08/2016, prezzo indicativo 20.00 Euro (beershop).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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