lunedì 4 giugno 2018

CRAK / Fyne Ales The Hunchback

Tra i birrifici italiani CRAK è probabilmente quello che sta facendo un percorso più simile, con le dovute proporzioni, a quello dei birrifici internazionali sulla cresta dell’onda: utilizzo del formato lattina anziché bottiglia, collaborazioni con birrifici europei ed americani, partecipazioni a festival internazionali (pensate al Hunahpu's Day di Cigar City in Florida) e una festa di compleanno (WoodsCRAK) tenutasi poche settimane fa alla quale hanno preso parte colleghi provenienti da tutto il mondo. Tra i più noti Jester King , Magic Rock, Other Half  e Beavertown.  Senza dimenticare il riconoscimento tutto italiano ottenuto lo scorso febbraio quando all’ultima edizione di Birra dell’Anno CR/AK è stato eletto birrificio dell’anno in virtù delle medaglie ottenute nelle rispettive categoria dalla Mundaka, dalle NEIPA DDH Amarillo e DDH Mosaic, da Cantina BV05, Dark Chili Pond e IGA Tap Crak. 
Una delle ultime nate in casa CR/AK è la Session IPA chiamata The Hunchback (il gobbo) realizzata assieme agli scozzesi di Fyne Ales e disponibile da inizio maggio. Il sodalizio tra i due birrifici si è poi ulteriormente rafforzato nel corso FyneFest che si è tenuto lo scorso weekend: una tre giorni di birra, cibo e musica organizzata sul terreno di proprietà di Fyne. Duecento le birre disponibili alla spina e una buona rappresentanza del nostro paese curata dal Ma Che Siete Venuti a Fa': Bionoc, Ca’ Del Brado, CR/AK, Extraomnes, Hammer, Hilltop, Lambrate, Rebel’s, Ritual Lab e Vento Forte.

La birra.
Ekuanot, Loral e Citra sono i protagonisti di questa Session IPA che riceve poi l’immancabile DDH – Double Dry Hopping (per stare al passo coi tempi) di Citra. 
Nel bicchiere si presenta di color arancio pallido opalescente, mentre la schiuma non è proprio il massimo alla vista: scomposta e grossolana, svanisce piuttosto velocemente. L’aroma è invece piuttosto gradevole, con intensi e freschi profumi di ananas, arancia e pompelmo, pesca, forse mango: c’è un buon livello di pulizia anche se ogni tanto nella macedonia di frutta fa capolino qualche lieve nota vegetale. Le intenzioni dei due birrifici erano di produrre una birra da bere e ribere, dal basso contenuto alcolico (3%) e con un corpo appagante: l’obiettivo è stato raggiunto è questa  Hunchback scorre a grande velocità senza derive acquose con un mouthfeel effettivamente gradevole. Anche il gusto mostra un’ottima intensità e un buon equilibrio; è una Session IPA “intelligente” nella quale i malti (pane e crackers) fanno sentire la loro presenza e la luppolatura disegna un educato fruttato tropicale seguito da un bel finale secco e un amaro (erbaceo e scorza d’agrumi) dall’intensità giusta da non stancare il palato ed invogliarlo subito a bere un altro sorso. 
Personalmente ad una session beer non chiedo altro che essere pulita e facile da bere pur mantenendo una buona intensità di profumi e sapori: missione compiuta per la Hunchback da CR/AK e Fyne Ales: una birra gradevole, dissetante e rinfrescante, ideale per i mesi che stanno arrivando.

Formato 44 cl., alc. 3.0%, imbott. 04/05/2018, scad. 04/10/2018, prezzo indicativo 5.00-6.00 euro (beershop)                 
      
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

Nessun commento:

Posta un commento