venerdì 15 giugno 2018

Central Waters Brewer's Reserve Bourbon Barrel Stout

Del birrificio del Wisconsin Central Waters avevamo rapidamente parlato in questa occasione:  Rift IPA e Satin Solitude Imperial Stout le due birre assaggiate. Il birrificio nasce nel 1997 a Junction City, duecento chilometri a nord ovest di Milwaukee: lo fondano gli amici Mike McElwain e Jerome Ebel  adattando un vecchio impianto di un caseificio in uno stabile che nel 1920 ospitava un concessionario della mitica Ford Model A.  I soldi a disposizione erano pochi e il fai-da-te”era la parola d’ordine: l’impianto fu assemblato dai soci fondatori, inclusi collegamenti idraulici ed elettrici, e le birre venivano auto-distribuite nel Wisconsin. 
Paul Graham era  a quel tempo ancora un homebrewer e venne inizialmente chiamato a dare una mano part-time in birrificio, ma dopo sei mesi era già lui a gestire tutta la fase produttiva.  Per crescere c’era però bisogno di finanziamenti: ottenuto credito dalle banche, nel 2003  Paul Graham e il socio Anello Mollica rilevano il birrificio dai due fondatori. Nel 2007 avviene il trasloco nella location attuale di Amherst dove viene messo in funzione un nuovo impianto dalla capacità di 17 ettolitri barili che nel 2016 è stato sostituito con uno da 60; attualmente la produzione è di circa 18.000 ettolitri l’anno.   
Il mutuo viene ripagato grazie alle vendite delle birre “quotidiane” (la più venduta è la Mudpuppy Porter), ma la novità principale introdotta da Graham è l’inizio degli invecchiamenti in botte; oggi le birre barricate racchiuse nella gamma “Brewer’s Reserve” hanno raggiunto il 30% della produzione e aumentato i margini di profitto. “Le prime due botti usate – ricorda Graham – le acquistammo con 25 dollari. Consegnammo una busta con 50 dollari ad un autista di camion diretto in Kentucky che passava di qua per caso e lui ci portò le botti. Oggi per comprarne una ce ne vogliono 190”! Central Waters è attualmente uno dei birrifici americani, dietro a  Goose Island, New Holland, Firestone Walker e Founders, che possiede il maggior numero di botti usate. 
Le botti hanno anche contribuito a creare un po’ di “hype” attorno al nome Central Waters, cosa che negli Stati Uniti non deve mai mancare. Ogni anno, alla fine di gennaio, centinaia di persone sfidano il freddo del Wisconsin  per accaparrarsi qualche bottiglia della birra con la quale il birrificio festeggia il proprio compleanno, solitamente una imperial stout invecchiata in botti ex bourbon. Nel 2016 è andata esaurita in poche ore la Ardea Insignis, una imperial stout invecchiata per tre anni in botti che avevano ospitato per 25 anni bourbon: la potete ancora trovare sul mercato secondario alla modica cifra di 300 dollari.

La birra.
Se non capitate nel periodo in cui vengono messe in vendita, ovvero nei mesi più freddi dell’anno, può diventare abbastanza difficile reperire negli Stati Uniti una delle imperial stout invecchiate in botti di bourbon di Central Waters. Per fortuna qualcuna è inaspettatamente arrivata anche dalle nostre parti nei mesi scorsi.  Parliamo della Brewer's Reserve Bourbon Barrel Stout che il birrificio del Winsconsin mette in vendita una volta l’anno, nel caso specifico a novembre 2017. 
Si veste di un bell’ebano scuro e forma una piccola testa di schiuma cremosa e compatta che ha una discreta persistenza. Al naso pulizia ed eleganza non mancano e il bouquet olfattivo è notevole: il bourbon traina un carico di uvetta e prugna, fruit cake, frutti di bosco. In secondo piano ci sono note di vaniglia e cocco, accenni di cioccolato, legno.  La gradazione alcolica non è riportata in etichetta ma dovrebbe corrispondere al 10.5%: a supportarla c’è tuttavia un mouthfeel abbastanza leggero che avvantaggia la scorrevolezza ma lascia qualche rimpianto per quel che riguarda la densità. E’ questo l’unico appunto che mi sento di fare ad una imperial stout molto ben eseguita, pulita e intensa, nella quale il gusto risulta tuttavia un po’ meno profondo e complesso rispetto all’aroma. Del “nero” di una stout in verità non ci sono molte tracce e la bevuta è marcata dal calore del bourbon e  della frutta sotto spirito: ciliegia, prugna, uvetta. Ad asciugare il dolce ci pensa la componente etilica e un finale abbastanza secco nel quale emerge una netta nota legnosa. Sul taccuino bisogna annotare anche la vaniglia e, in fondo in fondo, un ricordo di cioccolato. 
E’ un po’ leggerina di corpo ma è una imperial stout molto ben fatta e raffinata questa Brewer's Reserve Bourbon Barrel Stout di Central Waters: perfetta per i  gelidi inverni del Midwest americano.
Formato 35.5 cl., alc. 10.5% (?), IBU 48, lotto 29017, prezzo indicativo 7.00-8.00 Euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

3 commenti:

  1. Wow central waters non l'ho ancora assaggiata ma sembra essere una sicurezza per le imperial stout...oltretutto le barrel diciamo classiche e non le edizioni super speciali come da te citate hanno dei prezzi davvero competitivi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. l'hai presa anche tu questa? se sì io aspetterei un po' a berla, secondo me un po' di cantina le dovrebbe fare bene.

      Elimina
  2. Purtroppo no!! Mi sembra strano non averla vista sarebbe la prima volta che mi scappa una birra da davanti agli occhi ahaha...però seguirò il tuo consiglio nel caso di un felice incontro in futuro con questa birra ahaha

    RispondiElimina