1993, 2015 e 2017: sono questi gli anni che hanno fatto la storia di Lagunitas Brewing Company, birrificio fondato nel 1993 da Tony Magee nell'omonima cittadina californiana, una settantina di chilometri a nord di San Francisco. Nel 2015 Magee, che aveva sempre pubblicamente criticato le cessioni di birrifici indipendenti alle multinazionali, vendette il 50% delle azioni alla Heineken per una cifra - si vociferava - di 1 miliardo di dollari. A maggio 2017 il colosso olandese ha completato l'acquisizione rilevando il restante 50%. Magee mantiene il suo ruolo di direttore generale della sezione "craft" di tutto il gruppo Heineken; Lagunitas ha concluso il 2017 superando il milione di ettolitri prodotti ed ha anche acquistato il 50% di due birrifici artigianali. E in programma ci potrebbe anche essere la costruzione di un birrificio in Europa che andrebbe ad affiancare quelli di Petaluma (California) e di Chicago.
Il primo effetto della vendita ad Heineken è stato ovviamente l'ingresso del marchio Lagunitas nei canali della grande distribuzione, sia negli Stati Uniti che in Europa. A fine 2016 passammo in rassegna le prime tre bottiglie arrivate sugli scaffali dei nostri supermercati: di tanto in tanto dalla California arriva qualche altra etichetta, come la DayTime Session IPA e l'ultima arrivata DogTown Pale Ale.
La birra.
La DogTown Pale Ale è un importante pezzo di storia di Lagunitas, essendo stata la prima birra prodotta nel lontano 1993, quando Magee si era da poco trasferito dalla cucina di casa ai locali commerciali del Richards Grocery Store di Forest Knolls. Quella che potete bere oggi non è però la stessa birra ma, come racconta il birrificio in etichetta, una nuova versione migliorata e "rinata" nel 2008: "la vecchia sapeva di broccoli e kerosene e la carbonazione ti scioglieva lo stomaco nelle budella". Un tempo chiamata "New DogTown Pale Ale", ha oggi definitivamente perso l'aggettivo "nuova".
La data di scadenza impressa con il laser sul collo della bottiglia mi fa pensare ad un esemplare nato lo scorso gennaio 2018. Nel bicchiere è dorata, limpida e forma una testa di schiuma cremosa e compatta dall'ottima persistenza. L'aroma è pulito ed ha una buona intensità: a quasi sei mesi dalla messa in bottiglia non si può parlare di freschezza ma i profumi sono comunque ancora accettabili e gradevoli: note floreali, aghi di pino, frutta tropicale, pesca e pompelmo si mescolano a quel dank tipico della West Coast. E' una Pale Ale che al palato scorre bene pur mostrando qualche muscolo: se in etichetta ci fosse scritto IPA, in pochi avrebbero qualcosa da obiettare. Il gusto riprende il percorso dell'aroma con un bell'equilibrio e una bella intensità: alle note maltate di pane e miele il compito di sorreggere la generosa luppolatura che si esprime prima con un tocco di frutta tropicale e poi con un bel finale amaro, resinoso e pungente, dank. E' ancora in buona forma questa bottiglia di DogTown che - parliamo di 8 euro al litro, promozioni escluse - rappresenta un'ottima risorsa sugli scaffali del supermercato. Profumata e pulita, intensa, amara ma bilanciata: la trovo in condizioni ancora accettabili e se non cercate in lei l'espressione massima della freschezza ne ricaverete ben più di una soddisfazione.
Formato 35.5 cl., alc. 6.2%, IBU 62, lotto 2574 1848, scad, 23/01/2019, prezzo indicativo 2.49 Euro (supermercato)
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Bevuta qualche giorno fa e concordo in pieno, tra le file del Supermercato una di quelle che ho apprezzato di più...nonostante i mesi sulle spalle lagunitas trovo non sbagli nel suo intento per quanto non siano birre estreme di conseguenza.
RispondiEliminaSì... questa ha sorpreso anche me per come ha tenuto "bene" nel tempo. La Little Sumpin' invece presa sulla stesso scaffale e sempre di gennaio mi è piaciuta meno a questo giro. L'avevo trovara più in forma l'anno scorso.
EliminaComunque dopo l'arrogant e il mio ritorno a casa soo riuscito a organizzare una piccola trade...assaggiato due tree house e per quanto in america si stiano già lamentando della qualità dopo l'espansione di qualche mese fa...le ho trovate super!!! probabilmente si possono fare confronti con le old nation ma le ho trovate pazzescamente intense e facilissime da bere nonostante il loro essere juicy ahahah
RispondiEliminaSperiamo di trovarne altre prima o poi!!! :-)