venerdì 22 giugno 2018

LoverBeer For Fan 2014

Uva (BeerBera e D’uvaBeer), visciole (Saison De L'ouvrier Griotta), susine (BeerBrugna) e albicocche:  questa fruit beer di Loverbeer è un non celato tributo alla celebre Fou’ Foune di Cantillon. Un lambic alla frutta che fu chiamato con il soprannome (Foufoune) di François Daronnat, il coltivatore che aveva fornito le albicocche a  Jean Van Roy.  Il collegamento non è casuale: sin dai giorni dell’homebrewing l’interesse di Valter Loverier sono stati i lieviti selvaggi e le fermentazioni spontanee. Il suo primo esperimento fu quella  che oggi è chiamata BeerBrugna, una birra ispirata dai lambic alla frutta che impressionò al primo assaggio  Lorenzo “Kuaska” Dabove al punto che decise  di portarne una bottiglia al Brassin Public di Cantillon del 2005 per farla assaggiare proprio a Jean Van Roy che, dicono, l’apprezzò molto. 
La For Fan viene di Loverbeer fermenta per opera di  un inoculo di batteri lattici e lieviti selvaggi (tra cui brettanomyces); matura poi per dodici mesi in barriques con aggiunta di albicocche (tonda di Costigliole Saluzzo) fresche in macerazione in estate.  Il frutto viene prodotto “nella parte collinare dei comuni di Busca, Piasco, Verzuolo, Manta, Saluzzo e in tutto il territorio di Costigliole Saluzzo dove la varietà ammonta a circa 2500 tonnellate ed interessa una superficie coltivata di circa 250 ettari; si hanno cenni storici della sua coltivazione risalenti fin dagli inizi dell'800”.

La birra.
L’etichetta ricorda un po’ quella della BeerBrugna e Saison De L'ouvrier Griotta:  monaco e contadino sino intenti a raccogliere i frutti dall’albero. La produzione di For Fan è di circa 2000 litri all’anno. 
Il millesimo 2014 è di colore arancio piuttosto carico ma alquanto opaco: la piccola schiuma che si forma è abbastanza rapida a scomparire. Al naso convivono i tipici odori dei lieviti selvaggi (sudore, cuoio, cantina) con i profumi aspri dell’albicocca acerba, dell’uvaspina e del limone; in sottofondo qualche nota legnosa e anche una leggera presenza di solvente che tuttavia non crea particolari fastidi. Lo stesso scenario viene riproposto al palato, in una bevuta che non fa del pulito e della finezza le sue caratteristiche principali ma le rimpiazza con un carattere rustico e “sincero”.  L’asprezza di albicocca, limone, uva e frutti rossi garantiscono un elevato potere rinfrescante e dissetante, mentre un sottofondo dolce chiama in causa l’albicocca matura e la frutta a pasta gialla.  La bevuta è agile e semplice ma nel bicchiere c’è una bella complessità che include le caratteristiche tipiche del lambic (sudore, pelle di salame, cuoio), legno, acidità lattica e un accenno acetico. Si chiude in maniera molto secca con una punta amaricante terrosa e lattica.  L’alcool (7%) è praticamente inesistente e la For Fan di Loverbeer si potrebbe anche bere ad alta velocità, ma è meglio gustarsela con calma per apprezzare le sue evoluzioni nel tempo in cui rimane nel bicchiere. Non ho colpevolmente accennato alle emozioni, ma quando nel bicchiere c’è Loverbeer  io lo dò per scontato.
Formato 37.5 cl., alc. 7%, lotto PFAN02-0915, scad. 01/12/2023, prezzo indicativo  8.00 – 9.00 euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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