Continuiamo la scoperta di nuovi attori nel panorama brassicolo belga che, in molti casi, sono piccole realtà che hanno da poco iniziato utilizzando la formula “beerfim” E questo il caso di OostEke Brouwers, fondato dall’homebrewer e birrofilo Alain Senechal aiutato dall’amico Gert Cammerman; i due non si vergognano affatto di non disporre d’impianti di proprietà e promettono di dichiarare sempre esplicitamente, in etichetta, il luogo di produzione delle proprie birre. Amano definirsi una “brewing company” che disegna le ricette a casa e le produce poi personalmente su impianti altrui: la loro sede operativa è a Gavere, una ventina di chilometri a sud di Gent/Gand, e la maggior parte delle birre sono realizzate nel birrificio Contreras che ha sede nella stessa località.
Il debutto avviene con una “quadrupel” chiamata Quadrum e con la saison “Het 5e Seizoen”, seguite dalla blond “Zoetje”, dalla Tripel-0-Seven, da un whiskey single malt e dalle versioni barricate di Saison e Quadrupel
Versiamo nel bicchiere questa “Het Vijfde Seizoen”, ovvero “la quinta stagione”, ovvero una saison generosamente luppolata (anche in dry hopping) con – presumo – luppoli extraeuropei non specificati: l’etichetta riporta solo vagamente l’utilizzo di tre luppoli, tre tipi di malto e due erbe non specificate. Ambrata con riflessi dorati, genera un’esuberante ed enorme cappello di schiuma, pannosa e compatta, molto difficile da contenere e che sembra non volersi mai dissolvere.
Al naso c’è un’ottima intensità di frutta tropicale matura, passion fruit ed arancia rossa, qualche suggestione di fragola e lampone, caramello; discreto il livello di pulizia e di eleganza. Al palato le bollicine sono davvero troppe anche per una saison e precludono in parte la percezione dei sapori; bisogna farle calmare roteando po’ il bicchiere. Il gusto mantiene una grande corrispondenza con l’aroma: biscotto e caramello, la stessa frutta dolce dell’aroma che qui viene riproposta in modo un po’ sciropposo. L’intensità è notevole, ma pulizia ed eleganza (e non sto parlando di quel carattere rustico che una siason dovrebbe sempre avere) non sono allo stesso livello; la generosa luppolatura tende un po’ a prevaricare tutto con un risultato finale che a tratti - con le dovute proporzioni – potrebbe ricordare quello di alcune IPA-dolcioni. Anche il finale amaro,intenso ma poco aggraziato, si muove in questa direzione; note resinose, vegetali e di erbe officinali molto più in evidenza degli IBU (37) dichiarati. Di saison ci ho trovato veramente poco: il lievito, sulla cui espressività dovrebbe basarsi qualsiasi birra di questo stile viene eclissato dal luppolo, con un risultato piuttosto sbilanciato, poco raffinato e alquanto incompiuto.
Formato: 33 cl., alc. 6.5%, IBU 37, imbott. 27/03/2015, prezzo 1.65 Euro (drink store, Belgio).NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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