Aggiungiamo un altro tassello al già ricco elenco di produzioni Stillwater transitate sul blog, beerfirm statunitense guidata dall’instancabile Brian Strumke. Si tratta di Débutante, una Bière de Garde realizzata in collaborazione con il brewpub Brewer's Art di Baltimora, Maryland, la città natale di Stillwater. Inaugurato nel 1996, fu eletto da alcune riviste “miglior bar di tutti gli Stati Uniti del 2008”. Per stessa ammissione di Strumke, il Brewer's Art ha avuto un ruolo fondamentale nel diffondere la cultura birraria belga non solo a Baltimora ma in tutti gli Stati Uniti. Il brewpub è invece salito alle cronache per aver ricevuto a marzo 2014 dal cantante Ozzy Osbourne una lettera non esattamente amichevole con la quale lo intimava a cambiare nome e grafica per la propria Strong Ale chiamata Ozzy e poi rinominata, a causa di queste "minacce", Beazly.
Che Strumke ami la tradizione belga non è certo un segreto: terminato il college nella nativa Baltimora, iniziò una carriera come produttore di musica elettronica passando una buona parte del tempo viaggiando nei locali europei facendo il DJ e, quando in Belgio, familiarizzando con le birre lì prodotte.
L’interpretazione di Stillwater di una Bière de Garde vede anche l’utilizzo di farro e segale, oltre ad un mix di erbe formato da erica, caprifoglio e issopo. Prima di stappare la bottiglia non resta che citare la solita splendida etichetta realizzata da Lee Verzosa, amico di Strumke nonché graphic designer e tatuatore.
Nel bicchiere è limpida e di color oro carico, con riflessi ramati; la schiuma bianca è compatta e cremosa, a trama fine, ed ha un'ottima persistenza. L'aroma vede i profumi malati protagonisti: pane, biscotto, croissant e miele sono circondati da sentori dolci di pasticceria, canditi, marmellata d'agrumi, zucchero candito, erbe officinali ed una delicatissima speziatura.
Un biglietto da visita interessante e molto pulito che introduce una bevuta tuttavia meno intensa delle aspettative: un po' troppo dimesse le bollicine, corpo medio e una sensazione palatale complessivamente morbida ma poco vivace. Il gusto ripropone in scala minore biscotto, miele, zucchero candito e spezie, note floreali: l'ingresso è quello di una "debuttante" un po' timida che ci mette qualche istante di troppo a mostrare la sua personalità ed un profilo maltato pulito ed ancora fragrante, dolce ma ben attenuato e bilanciato da un finale americane terroso con qualche accenno di erbe officinali. L'alcool (6.5%) è ben nascosto, mentre il retrogusto ritorna in territorio dolce proponendo gradevoli note di miele e di pasticceria.
Una buona interpretazione di uno stile non molto diffuso (originario di quell'area rurale del nord della Francia - Pas-De-Calais - che scende poi verso sud sulla linea del confine col Belgio) che la "craft beer revolution" non ha ancora completamente ri-valorizzato: una valida alternativa alle più facilmente reperibili C'hti, Jenlain, La Choulette e Gavroche, di tanto in tanto avvistate anche in qualche supermercato.
Formato: 35.5 cl., alc. 6.5%, lotto 246:16 09:02, pagata 5.40 Euro (beershop, Italia).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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