Nuovo debutto belga sul blog: si tratta di Brouwers Verzet, "birrificio" con virgolette obbligatorie visto che per il momento stiamo parlando di una beerfirm proprio in questi mesi alle prese con l'installazione dei propri impianti.
I birrai "della resistenza" sono Alex Lippens, Joran Van Ginderachter e Koen Van Lancker, compagni di studi e nel 2008 diplomati birrai alla scuola di Gent. Subito al lavoro in diversi birrifici, i tre erano soliti ritrovarsi durante i weekend per sperimentare o per produrre birre secondo il proprio gusto. Famigliari ed amici apprezzavano, arrivando a convincerli di fare le cose un po' più in grande; in assenza di finanziamenti per progettare il proprio birrificio, i tre ragazzi decidono nel 2011 di partire a produrre presso gli impianti del vicino birrificio Gulden Spoor di Gullegem. Nel 2012 si spostano presso De Ranke e, nel 2013, si aggiunge anche il birrificio Geert Toye.
Nella loro città natale, Anzegem, è già operativo il Café Local, un locale dove poter assaggiare le proprie birre destinato a diventare tra qualche mese un vero e proprio brewpub.
Sono circa una decina le birre prodotte da Verzet sino ad oggi; la gamma si compone di un paio di IPA (Golden Tricky e Rebel Local), una stout ed una belgian ale. Più interessante è invece la scelta di produrre una Oud Bruin, uno stile che raramente mi è capitato di vedere proposto da queste nuove realtà belghe.
Viene assemblata con un blend di birra fresca e di birra che viene invecchiata un anno in botti ex-vino rosso; secondo quanto classificato da Ratebeer, oltre alla Oud Bruin "classica" ne esiste anche una "sperimentale". Non sono riuscito a reperire notizie sulla differenza tra le due, ma l'etichetta della bottiglia in mio possesso riporta la scritta "Experimenteel"; il millesimo è 2014.
All'aspetto è ambrata con intense venature rossastre e qualche riflesso ramato; la schiuma ocra è "croccante" e cremosa, compatta ed ha una buona persistenza. Bella da vedere e bella anche da annusare, la Oud Bruin di Verzet regala un "naso" elegante e ricco di profumi aspri (mela verde, amarena, aceto di mela, lattico) e più dolci (ciliegia, frutti di bosco) che sono accompagnati da sentori floreali, legnosi e terrosi. I primi sorsi sono un po' deludenti rispetto ai profumi, ma è una birra che ha bisogno di scaldarsi un po' più del solito per aprirsi completamente. L'asprezza acetica e quella dei frutti rossi e della frutta acerba (mela, ribes, amarena) è contrastata da un'elegante dolcezza di ciliegia, miele e caramello che rimane inizialmente in sottofondo per poi raggiungere il livello ottimale quasi a temperatura ambiente. Le bollicine sono vivaci e rendono la birra snella e piacevole, stemperandone in parte l'asprezza; la chiusura è ovviamente secca, a garantire un ottimo effetto rinfrescante, mentre il retrogusto è caratterizzato da piacevoli note legnose, qualche tannino e da un'acidità acetica abbastanza discreta e per nulla invadente. E una Oud Bruin ben assemblata e costruita; la manca ancora un pochino di profondità, complessità e/o maturità per raggiungere livelli d'eccellenza, ma la strada intrapresa dai giovani di Verzet sembra essere davvero quella giusta.
Formato: 37.5 cl., alc. 6%, lotto 2014, scadenza non indicata, 2.95 Euro (drink store, Belgio).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Viene assemblata con un blend di birra fresca e di birra che viene invecchiata un anno in botti ex-vino rosso; secondo quanto classificato da Ratebeer, oltre alla Oud Bruin "classica" ne esiste anche una "sperimentale". Non sono riuscito a reperire notizie sulla differenza tra le due, ma l'etichetta della bottiglia in mio possesso riporta la scritta "Experimenteel"; il millesimo è 2014.
All'aspetto è ambrata con intense venature rossastre e qualche riflesso ramato; la schiuma ocra è "croccante" e cremosa, compatta ed ha una buona persistenza. Bella da vedere e bella anche da annusare, la Oud Bruin di Verzet regala un "naso" elegante e ricco di profumi aspri (mela verde, amarena, aceto di mela, lattico) e più dolci (ciliegia, frutti di bosco) che sono accompagnati da sentori floreali, legnosi e terrosi. I primi sorsi sono un po' deludenti rispetto ai profumi, ma è una birra che ha bisogno di scaldarsi un po' più del solito per aprirsi completamente. L'asprezza acetica e quella dei frutti rossi e della frutta acerba (mela, ribes, amarena) è contrastata da un'elegante dolcezza di ciliegia, miele e caramello che rimane inizialmente in sottofondo per poi raggiungere il livello ottimale quasi a temperatura ambiente. Le bollicine sono vivaci e rendono la birra snella e piacevole, stemperandone in parte l'asprezza; la chiusura è ovviamente secca, a garantire un ottimo effetto rinfrescante, mentre il retrogusto è caratterizzato da piacevoli note legnose, qualche tannino e da un'acidità acetica abbastanza discreta e per nulla invadente. E una Oud Bruin ben assemblata e costruita; la manca ancora un pochino di profondità, complessità e/o maturità per raggiungere livelli d'eccellenza, ma la strada intrapresa dai giovani di Verzet sembra essere davvero quella giusta.
Formato: 37.5 cl., alc. 6%, lotto 2014, scadenza non indicata, 2.95 Euro (drink store, Belgio).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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