Framingham, Massachusetts: nel giugno 2011 i giovani fratelli Hendler (Jack, Eric e Sam) aprono il microbirrificio Jack’s Abby. Una necessità, dopo che i genitori hanno comunicato loro la decisione di vendere la loro impresa di produzione ghiaccio, la Saxony Ice Company di Mamaroneck, New York. Terminato il college, Jack è in vacanza a Monaco di Baviera con la madre e s’innamora dell’atmosfera che si respira nelle Bierhalle e nei Biergarten, gli stessi che avevano frequentato i propri antenati tedeschi: trasportare quel pezzo di Germania in Massachusetts è un sogno che inizia ad accarezzare.
Di ritorno negli Stati Uniti, inizia un periodo di apprendistato in diversi birrifici per conoscere un mondo del quale non sa assolutamente nulla: finisce per diventare birraio alla Boston Beer Works e, una volta pronto, chiama a raccolta i suo fratelli per fondare un’impresa famigliare che idealmente continua il percorso iniziato dai propri nonni con la fabbrica di ghiaccio. Con un impianto Premier Stainless da 23 ettolitri i tre Hendler fondano la Jack’s Abby Brewing, ovvero Jack e la moglie Abby, 600 ettolitri circa prodotti nel primo anno di attività.
La strategia produttiva vuole trovare un punto d’incontro ideale tra la tradizione tedesca e l’innovazione della craft beer revolution americana: Jack’s Abby inaugura l’impianto con tre lager tedesche e, in breve tempo, decide che quella sarà la strada da percorrere. “In un mercato craft sempre più affollato ci rendemmo conto che non c’erano molte persone a fare basse fermentazioni, e quello che stavamo facendo era abbastanza unico. Molte delle persone che venivano per la prima volta a trovarci dicevano “non mi piacciono le lager, sono noiose” e la nostra missione era di fargli cambiare idea. Oltre alle classiche lager tedesche volevamo produrre qualcosa di luppolato, ma agli inizi disponevamo di un solo ceppo di lievito – racconta Jack - e così realizzammo una India Pale Lager che attirò l’attenzione della stampa”.
La birra, chiamata Hoponius Union, ottiene successo e convince i fratelli Hendler a produrre – caso unico negli Stati Uniti – solamente basse fermentazioni. India Pale Lager, Double India Pale Lager e una Cascadian Schwarbier sostituiscono IPA, IIPA e Black IPA: oltre alle classiche birre rispettose della tradizione tedesca arrivano in seguito i primi invecchiamenti in botte e le prime birre acide, ovviamente a bassa fermentazione. La scelta è stata evidentemente apprezzata dai consumatori e i volumi sono andati rapidamente cresciuti: lo scorso anno è stata infine inaugurata la nuova e più ampia sede produttiva di Framingham che aumenta il potenziale a circa 150.000 ettolitri l’anno e, accanto alle bottiglie, vede il debutto delle lattine.
La birra.
Framinghammer, una baltic porter che non viola il credo produtttivo di Jack's Abby: solo basse fermentazioni . Quel suffisso "-er" fa poi molta germania, indicando la provenienza della birra: da Framingham, dove si trova il birrificio. Viene prodotta nel mese di gennaio.
Perfetta ed elegante nel bicchiere, si presenta di colore ebano scurissimo, con una cremosa e compattissima schiuma color nocciola dall'ottima persistenza. Altrettanto elegante e ricco è l'aroma: pane nero, biscotto o pan di Spagna inzuppato nell'alcool, uvetta e prugna disidratata, le delicate tostature del pane. La sensazione palatale è quella ideale per una birra scura dal notevole contenuto alcolico (10%): corpo pieno, poche bollicine, consistenza morbida ed oleosa che avvolge il palato riscaldandolo ad ogni passaggio. Il gusto si apre con il dolce di caramello e uvetta, prugna disidratata, fruit cake, pan di Spagna: lo bilanciano le delicate tostature del pane, qualche accenno di caffè, ma nel finale non c'è quasi amaro. L'alcool si sente per quanto dichiarato, potrebbe essere un po' più nascosto ma ha il merito di asciugare bene tutto il dolce dando alla birra l'equilibrio necessario. Una Baltic Porter molto pulita, ricca ed intensa, morbida, calda: si sorseggia lentamente ma regala grandi soddisfazioni.
Formato: 35.5 cl., alc. 10%, IBU 45, lotto o scadenza non riportati.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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