mercoledì 1 febbraio 2017

Gouden Carolus Cuvee Van De Keizer Blauw/Blue 2013

Risalgono al 1369 le prime notizie di un birrificio a Mechelen per il quale tale Jan in den Anker versava i tributi richiesti; in quel periodo le beghine avevano una presenza importante in città e si occupavano di curare i malati, produrre pane e birra, coltivare verdure. 
Il sito dove si trova ancora oggi il birrificio Het Anker comprende alcuni edifici utilizzati nel 1400 e 1500 come ospedali e che erano un tempo parte dell’antica abbazia di Hemiksem. Il birrificio venne acquistato nel 1872 da Louis Van Breedam e dal 1990, alla quinta generazione di successori, è guidato da Charles Leclef; a lui il compito di portarlo fuori da una preoccupante crisi che aveva progressivamente ridotto la produzione ai minimi storici. Gli investimenti di Leclef hanno riguardato non solo l’ammodernamento degli impianti produttivi ma anche la costruzione di un hotel con una ventina di camere, inaugurato nel 1999. Il birrificio offre anche visite guidate e, nel 2010, è stata completamente ridisegnata la “Brasserie”, il  luogo dove poter mangiare assaggiando (quasi) tutta la gamma Het Anker. 
Il marchio Gouden Carolus, che prende il nome da una moneta d’oro usata all’epoca dell’imperatore Carlo Quinto, rimane quello più conosciuto del birrificio di Mechelen.  L’ammiraglia della gamma è senza dubbio la Cuvée van de Keizer Blauw, da non confondere con la sorella “rossa”. La Blauw viene prodotta dal 1999 una sola volta l’anno, esattamente il 24 febbraio, per festeggiare la nascita dell’imperatore Carlo V d’Asburgo (1500-1558): malti Pilsner e Caramello, luppoli belgi (Challenger) e una gradazione alcolica che è andata progressivamente aumentando per migliorare la capacità d’invecchiamento di questa Belgian Strong Dark Ale. Sino al 2002 l’ABV è rimasto fermo all’8.5%, per poi passare al 10% nel 2003 e all’11% nel 2004, restandoci sino ad oggi; da quanto leggo in rete anche il bouquet segreto di spezie utilizzato potrebbe variare di anno in anno. Dieci anni la shelf-life dichiarata di una birra che ben si presta ad essere dimenticata in cantina, anche per molto tempo. 
Il negozio Iperdrink.it mi ha inviato un edizione 2016 da assaggiare, ma io ho preferito recuperare dalla mia cantina l’annata 2013: per il mio gusto personale mi piace sempre attendere qualche anno prima di stappare una robusta Belgian Strong Dark Ale.  Se avete anche voi voglia di mettere una bottiglia in cantina, o di provare un millesimo recente, la potete acquistare direttamente qui: si trova peraltro attualmente in offerta.

La birra
Il suo color tonaca di frate è impreziosito da intense venature rosso rubino; la testa di schiuma che si forma è cremosa e compatta, dall’ottima persistenza. Dolce, caldo e accomodante è l’aroma: una sorta di amico che ti accoglie all’ingresso di una stanza e t’invita a metterti a tuo agio in poltrona, consegnandoti il bicchiere tra le mani.  Frutti disidratati (prugna, uvetta, fichi), zucchero candito, caramello e frutti di bosco iniziano a delineare un percorso che si sporge di tanto in tanto nel territorio dei vini fortificati. La sensazione palatale non è affatto ingombrante per una birra dal contenuto alcolico così importante (11%) e questa Cuvée van de Keizer riuscirebbe a scorrere a ritmi anche pericolosi. Ma è ovviamente obbligo sorseggiarla in tutta tranquillità e lasciarsi coccolare dal suo morbido calore etilico che accompagna la prugna, l’uvetta e il caramello, il biscotto ancora leggermente speziato, lo zucchero candito.  La bevuta è molto dolce e l’alcool, che accelera delicatamente nel finale, aiuta a portare equilibrio: nel finale c’è giusto un frammento amaro di pane tostato ma il retrogusto – forse il momento migliore di questa birra - è di nuovo un abbandonarsi al dolce della frutta sotto spirito, con echi di vino liquoroso /fortificato. 
Nel complesso è una bevuta relativamente semplice, con pochi elementi in gioco che non stancano mai il palato: l’alcool è gestito in maniera impeccabile, senza mai essere troppo o troppo poco.  La soddisfazione è notevole, soprattutto se ci abbinate del cioccolato fondente; bevetela senza fretta e tiratela fuori dalla cantina senza fretta. La sua evoluzione nel tempo è un percorso che va seguito con interesse ed attenzione.
Formato: 75 cl., alc. 11%, IBU 15, lotto 13028, scad. 02/04/2023, prezzo indicativo  6,50/9.00 Euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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