La moda della Juicy / Cloudy / New England IPA sta prendendo sempre più piede anche in Europa, com’era facile prevedere. La Scandinavia sembra essere stata la regione più pronta ad accogliere la tendenza, con l’Inghilterra a ruota, anche se non sono ancora riuscito a provare nessun esempio di Juicy IPA britannica. Qualche settimana fa avevamo testato le capacità del birrificio polacco Pinta, ma anche in Italia non mancano le interpretazioni di questo sotto stile modaiolo: Vento Forte e Cr/ak sono i due birrifici che si sono maggiormente cimentati nell’emulazione di queste IPA nate nella regione statunitense del New England, ma sono sicuro che nel corso del 2017 ne vedremo arrivare molte altre.
Ritorniamo alla Scandinavia: Stigbergets (Amazing Haze e GBG Beer Week 2016 le abbiamo già provate), Omnipollo e Brewski - tutti svedesi - sono attualmente i produttori europei di New England IPA che si sono maggiormente avvicinati a quelle originali prodotte da Trillium e Tree House, giusto per fare i due nomi che animano i sogni dei beergeeks di tutto il mondo.
Per chi non avesse ancora del tutto chiaro cosa sia una Juicy IPA vi rimando a questo esaustivo articolo scritto da Stefano Ricci per Fermento Birra. Riassumendo: aspetto molto torbido, quasi fangoso, aroma sfacciatamente fruttato, grazie all’utilizzo di grandi quantità di luppolo in dry e late hopping. Sensazione palatale estremamente morbida e “chewy”, per dirla all’inglese: quasi masticabile. Il gusto è ovviamente figlio dell’aroma: nel bicchiere c'è un succo di frutta, malti quasi impercettibili, amaro molto contenuto.
Dalla Scandinava, ma questa volta dalla Norvegia, è arrivata in questi giorni anche la New England IPA del birrificio Lervig guidato dall’eclettico Mike Murphy, del quale vi avevo raccontato in questa occasione. Ecco come il birrificio di Stavanger annuncia la nascita della Tasty Juice: “ce l’abbiamo fatta. Siamo tornati da un viaggio a Boston con l’ispirazione giusta per salire sul treno delle Juicy. La cosa divertente è la prima volta che ne abbiamo visto una abbiamo domandato se ci fossero stati dei problemi con il fusto… ma poi: puro succo! Il problema di queste birre è che devono essere bevute immediatamente, la freschezza è la loro essenza; vi sentirete come se foste in un birrificio ad assaggiare una IPA direttamente dal fermentatore. Non compratela se non pensate di berla in fretta. L’abbiamo messa in lattina per meglio preservarne il carattere luppolato".
La birra.
Malto Golden Promise, frumento e avena, lievito Vermont Ale e tanto luppolo: Mosaic, Exquinox e Citra, quest’ultimo utilizzato in doppio dry-hopping). In tutto, dicono, sono stati utilizzati più di 3 chilogrammi di luppolo per ettolitro di birra.
L’aspetto è tutt’altro che invitante ma è da considerarsi una caratteristica di queste birre; quanto questo poi influisca su qualità e intensità di aromi e sapori, è tutto da scoprire. Il suo colore arancio è torbido e fangoso, la schiuma biancastra è un po’ grossolana e piuttosto rapida a scomparire. L'aroma è un trionfo di frutta, una ruffiana e piaciona macedonia di pompelmo, cedro e limone, con ananas e mango in sottofondo; frutta fresca, appena tagliata, qualche nota più dolce di canditi e una lieve presenza erbacea. Al palato è piuttosto morbida, con poche bollicine ed un mouthfeel molto gradevole: il gusto non fa passi indietro rispetto all'aroma: frutta in ogni dove, rispettando il mantra "juicy". Rispetto al naso qui è la frutta tropicale a mettere in secondo piano gli agrumi; bisogna impegnarsi ed oltrepassare la coltre di mango ed ananas per scovare in sottofondo le note maltate di crackers, c'è un delicato tepore etilico che accompagna il succo di frutta fino ad un finale moderatamente amaro (dank, erbaceo, zesty) che volendo essere pignoli raschia un po' in gola, unica vera pecca di questa birra. Il contenuto alcolico è 6%, la bevibilità non è da record ma l'intensità è davvero straordinaria: pulizia ed eleganza, che mi dicono essere spesso carenti in queste New England IPA, qui sono ad un buon livello, anche se siamo lontani dall'eccellenza.
Non avendo ancora mai assaggiato nessuna New England IPA americana non posso esprimermi sulla veridicità di questa interpretazione di Lervig; il livello è comunque molto alto. Se il genere vi piace, questa è senz'altro una birra/succo di frutta che non dovete perdervi: è stata messa in lattina poche settimane fa, quindi non esitate.
Formato: 50 cl., alc. 6%, IBU 45, imbott. 31/01/2017, scad. 31/07/2018, prezzo indicativo 6.00/6.50 Euro (beershop)
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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