lunedì 25 giugno 2018

Buxton / Omnipollo Original Rocky Road Ice Cream

2014: è questo l’anno in cui, a seconda dei punti di vista, inizia l’inferno o il paradiso delle cosiddette “birre dessert” di Omnipollo, beerfirm svedese della quale abbiamo già parlato più volte. E’ in quell’anno che Henok Fentie realizza assieme al birraio Colin Stronge di Buxton Brewery (UK) l’imperial stout Yellow Belly prodotta con arachidi e biscotti che, in versione barricata, diviene Yellow Belly  Sundae.  Dal sundae al gelato il passo è breve e l’idea viene inizialmente realizzata con birre “chiare”: sempre sugli impianti di Buxton nasce la Ice Cream Pale ovvero un’American Pale Ale realizzata con avena, lattosio e vaniglia, seguita ad inizio 2016 dalla Cloudberry Ice Cream IPA, nella quale il “gelato” (vaniglia e lattosio) viene arricchito con il camemoro, una sorta di lampone artico.  
A novembre 2016 Buxton e Omnipollo hanno annunciato l’arrivo di quattro nuove edizioni di quella che è stata chiamata la serie delle “Original Ice Cream”;  la Original Lemon Meringue Ice Cream Pie, versione liquida dell’omonima torta,  la Chocolate Ice Cream Brown Ale e  due imperial stout: Original Texas Pecan Ice Cream e Original Rocky Road Ice Cream. Le etichette sono realizzate da Karl randin, abituale collaboratore di Omnipollo; a voi decidere se quell’oggetto che cammina sia un gelato o un escremento.

La birra.
La Original Rocky Road Ice Cream si ispira all’omonimo gelato inventato nel 1929 da William Dreyer a Oakland, California: si dice che Dreyer usò le forbici da cucire della moglie per tagliare noci e marshmallow e aggiungerle al suo gelato al cioccolato. Lui, che era gelatiere, voleva replicare il dolce appena “inventato “ dal socio Joseph Edy: i due avevano fondato assieme la società Edy's Grand Ice Cream.  Si separarono nel 1947 e l ’azienda venne rinominata Dreyer's Grand Ice Cream: oggi è un marchio di proprietà della multinazionale Nestlé.
La ricetta elaborata da Buxton ed Omnipollo include marshmallow, lattosio, fave di cacao, baccelli di vaniglia e “aromi” (il virgolettato è mio). Nel bicchiere è quasi nera con una sottile patina di schiuma che si dissolve immediatamente. Al naso  arachidi, marshmallow alla vaniglia, cioccolato, Nesquik; c’è poca intensità e l’impressione è di avere il naso nel sacchetto di una merendina industriale. Il corpo è medio ma il mouthfeel non è particolarmente morbido o cremoso, in alcuni passaggi è un po’ slegata/sfuggente; le bollicine fini ma per il mio gusto un po’ troppo sostenute per questo tipi di birra.  Anche al palato è impossibile non pensare ad una merendina: un agglomerato dolce nel quale è inutile cercare pulizia o finezza. Arachidi, marshmallow e vaniglia, cioccolato al latte e nel finale c’è anche spazio per della frutta sotto spirito. E' una birra ovviamente (molto) dolce, ma con una chiusura abbastanza secca e un tocco amaricante luppolato che aiuta a ripulire un po’ il palato. L’alcool (10%) si sente ma non ci sono eccessi ad ostacolarne lo scorrimento che rimane abbastanza buono. 
E’ una  “porcheria” ma non pensate necessariamente in negativo: a tutti noi piace mangiare ogni tanto qualche schifezza/porcheria per poi magari avere subito sensi di colpa.  La Original Rocky Road Ice Cream di Buxton e Omnipollo  è una Pastry Stout di nome e di fatto ma in questo caso il dessert è industriale, anziché Pâtisserie Fine: ammetto di essere abbastanza prevenuto e di non amare particolarmente il genere, ma questa birra non mi pare proprio l’Omnipollo meglio riuscita.  
Formato 33 cl., scad. 25/10/2021, prezzo indicativo 9.00-10.00 Euro (beershop).

 NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

2 commenti:

  1. Condivido una delle peggiori della serie oltretutto...non amo molto le pastry troppo merendine come spesso è Omnipollo ma la texan pecan ice cream era già molto meglio di questa.

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  2. ah bene, allora non era un "problema" solo mio ;)

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