Apriamo ufficialmente la stagione natalizia 2013 iniziando un po' in sordina, ovviamente con il Belgio, ma con una natalizia dalla gradazione alcolica abbastanza contenuta. E' la stagionale della Brasserie Millevertus, che vi abbiamo presentato appena due mesi fa. Il birrificio si distingue per le etichette abbastanza spiritose e divertenti, e non fa eccezione neppure quella della birra natalizia, sexy ed ammiccante. La Douce Vertus de Noël cambia ogni anno, con leggeri aggiustamenti che vengono fatti di anno in anno con lo scopo di migliorarla; terminato il Natale, la Douce Vertus de Noël si accorcia il nome, cambia etichetta e diventa semplicemente La Douce Vertus fino al Natale dell'anno successivo, quando viene rilasciata la nuova Douce Vertus de Noël. Ricetta che prevede quattro tipi di malto e quattro luppoli diversi, per una birra che nel Maggio 2012 (quindi quella prodotta a Natale 2011) è stata nominata la miglior birra della Vallonia.
In bottiglia non è indicato l'anno di produzione, ma la data d'acquisto e la scadenza fissata a settembre 2014 mi fa ipotizzare che si tratti di una produzione 2012.
Splendida nel bicchiere, un bellissimo color marrone quasi limpido con riflessi ambrati/rossastri; la schiuma, molto persistente, è ocra, fine e cremosa. L'aroma va un po' a cozzare con il bell'aspetto e con l'ammiccante etichetta: quasi nullo, a fatica si riesce a percepire qualcosa di terroso, forse toffee, qualche sentore legnoso. Per fortuna le cose migliorano in bocca: il fondo è terroso e leggermente tostato, c'è una leggera speziatura ma è impossibile identificare le singole componenti; fa capolino anche qualche nota di caffè e di cioccolato. Sorprende in positivo il finale, molto secco, ricco di polvere di cacao, con una nota amaricante di china e di caffè. E' un Natale quasi amaro, contrariamente al nome, quello che offre questa Douce Vertus, e quindi abbastanza controcorrente rispetto ai tanti dolcioni che la tradizione brassicola belga propone. Corpo medio, giusta carbonazione, watery quanto basta per essere bevuta facilmente senza però sacrificare una buona morbidezza e persistenza palatale. Non brilla di pulito, è avara di profumi e non riscalda con il suo alcool le fredde notti di dicembre; rimane senza dubbio più bella da vedere che buona da bere, ma come aperitivo o introduzione alle corpose ed alcoliche birre natalizie ci può anche stare.
Formato: 33 cl., alc. 7%, scad. 09/2014, pagata 1.70 Euro (beershop, Belgio).
Nessun commento:
Posta un commento