venerdì 14 novembre 2014

Wild Beer Evolver IPA

Ritorna dopo qualche mese di assenza il birrificio inglese Wild Beer, che vi avevo presentato a giugno 2013 e che è poi arrivato anche in Italia con un distribuzione regolare. La fondano due fuoriusciti dalla Bristol Beer Factory;  il californiano Brett Ellis (un passato da chef) ed Andrew Cooper (ex Business Development Manager alla Bristol ed accreditato Beer Sommellier); ad aiutarli c’è un altro ex-chef, Chris Boddy. Il debutto avviene ad Ottobre 2012, con bottiglie serigrafate, un bel logo ed una strategia abbastanza chiara che si evidenzia sin dal nome scelto, Wild, con un esplicito riferimento ai “lieviti selvaggi” ed alle fermentazioni spontanee; del resto, con un birraio che si chiama Brett…. 
Dopo le due birre assaggiate in precedenza (Epic Saison e l’imperial stout Wildebeest), che di selvaggio non avevano molto, è il momento di iniziare ad entrare nel territorio prediletto di Wild: lo facciamo in punta di piedi, con una modaiola (Brett) IPA fermentata al 100% con brettanomiceti. Berla fresca non ha molto senso (quel punto compratevi una IPA “normale”, senza incorrere nel sovrapprezzo al quale le  “brettate” quasi sempre vengono proposte), e quindi dopo qualche mese di attesa, ecco il momento di stappare la bottiglia di Evolver IPA.
E' di un bel dorato carico, velato, con un generoso cappello di schiuma bianchissima e quasi pannosa, molto persistente. L'aroma è ancora fresco e pungente, con un netto dominio di frutti aspri (pompelmo, lime, uva spina) e dolci (ananas, melone giallo); non so esattamente quale ceppo di brettanomiceti sia stato utilizzato, ma la ricerca delle cosiddette "puzzette" che normalmente si associano a questi lieviti selvaggi non dà grossi risultati. 
C'è tuttavia una lievissima componente rustica o "funky", molto in sottofondo, con qualche sentore di sudore. In bocca è vivace e scorrevole, con carbonazione elevata e corpo medio: la lieve base maltata (crackers) funge da supporto ad un bel carico di frutta che ripropone quanto visto all'aroma. Predomina la componente aspra (pompelmo, lime, limone) con qualche sfumatura più dolce di tropicale, soprattutto ananas,  a fare da contrappeso. Il risultato è una birra molto secca e rinfrescante, con una bevibilità che impressiona; pulitissima, ruffiana quanto basta, finisce ovviamente amara, ricca di "zest" (scorza di lime, lime e pompelmo) con qualche sfumatura erbacea. L'estate è un lontano ricordo ma questa Evolver IPA si candida ad essere una perfetta birra estiva, dall'elevatissimo potere dissetante e che sparisce dal bicchiere in pochissimi minuti. E' questo principalmente il motivo per cui questa birra andrebbe davvero comprata, non tanto se siete alla ricerca di quegli odori "strani" che normalmente vi vengono in mente quando leggete la parola "brettanomiceti".
Birra molto ben riuscita, da mettere sulla lista degli acquisti.
Formato: 33 cl., alc. 5.8%, scad. 25/03/2017, pagata 5.10 Euro (beershop, Italia)

2 commenti:

  1. Ciao, leggo spesso il tuo blog. Sono prima di tutto un enologo e secondariamente un appassionato di birra che ha anche lavorato in un birrificio artigianale. Spesso quando citi i Brettanomyces cerchi di capire a quale specie o ceppo appartengono, ma ti posso garantire che la cosa non è così semplice come sembra. Se le speci sono relativamente poche, i ceppi sono infiniti e gli stessi Brett. producono fenoli volatili diversi a seconda dei precursori aromatici presenti nel mosto ed alla convivenza con altri lieviti.
    Scusa la secchionaggine ma per amor del vero mi sono sentito di farlo, se sono stato scortese: non era il mio intento!

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    1. Ciao, macché secchionaggine, i contributi sono sempre apprezzati, ti ringrazio !
      Quando parlavo di ceppi, era più che altro un riferimento a quella distinzione generale e sommaria tra quelli "buoni" (Anonymous e Claussenii) e quelli "cattivi" (Lambicus e Bruxellensis - "le puzze").
      Poi ovviamente è tutto più complesso, ma da umile bevitore non conosco bene l'argomento e quindi ne sfioro solo la superficie.

      C'è un sito molto bello e interessante, probabilmente lo conosci già:
      http://www.brettanomycesproject.com

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